La NASA ha ordinato ai nove membri dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) di rifugiarsi temporaneamente nelle loro capsule, inclusa la Starliner della Boeing, come misura precauzionale a causa della rottura di un satellite russo in orbita terrestre bassa, che ha lasciato un centinaio di detriti.
L’evento si è verificato mentre gli astronauti dormivano, a mezzanotte di mercoledì (26/06/2024), ed è durato solo un’ora, secondo la NASA.
Gli astronauti si sono trasferiti brevemente su tre veicoli spaziali, incluso lo Starliner della Boeing, che non è stato in grado di tornare sulla Terra dal 14 giugno, come previsto con il suo equipaggio di due astronauti, a causa di perdite di elio.
Una misura precauzionale
L’equipaggio della cosiddetta Expedition 71 del laboratorio spaziale si è diretto verso le sue tre navi poco dopo le 02:00 GMT, secondo la NASA sul social network X, quando l’incidente è avvenuto “ad un’altitudine vicina a quella della stazione”.
La procedura era una “misura precauzionale standard” e l’equipaggio ha già ripreso le proprie funzioni, secondo la NASA.
“Il controllo missione ha continuato a monitorare il percorso dei detriti e, dopo circa un’ora, l’equipaggio è stato autorizzato a lasciare la navicella spaziale e la stazione ha ripreso le normali operazioni”, ha affermato la NASA.
Quale satellite russo si è rotto?
Il satellite che si è disintegrato era il russo Resurs-P1, lo ha confermato giovedì il Comando spaziale degli Stati Uniti (USSPACECOM), aggiungendo che la disintegrazione è avvenuta nell’orbita terrestre bassa questo mercoledì intorno alle 16:00 GMT e ha causato più di 100 detriti tracciabili.
Il Comando ha sottolineato di non aver osservato minacce immediate e di continuare a condurre valutazioni di routine a sostegno della sicurezza e della sostenibilità del dominio spaziale.
Il satellite commerciale russo per l’osservazione della Terra era in grado di acquisire immagini ad alta risoluzione.
JU (efe, rtre)