Per 320 milioni di dollari gli Usa autorizzano la vendita di pacchetti di supporto logistico per gli F-16 dell’aeronautica di Taiwan

Il governo degli Stati Uniti ha recentemente autorizzato la potenziale vendita di pacchetti di supporto logistico per gli aerei F-16 dell’aeronautica militare di Taiwan. La notizia è stata pubblicata dal Dipartimento di Stato, come di consueto, informando il Congresso americano della sua approvazione a proseguire con l’operazione prevista dal programma FMS.

Si tratterebbe, in particolare, di due pacchetti di ricambi, supporto tecnico e logistico suddivisi tra standard e non standard, del valore complessivo di 220 milioni di dollari nel primo caso e 80 milioni nel secondo, tutti provenienti dal magazzino dell’Aeronautica Militare. Si tratta di un pacchetto di aiuti che soddisfa i requisiti della legge pubblica 96-8, che si occupa delle relazioni degli Stati Uniti con Taiwan e regola la fornitura di armi al Paese.

Nelle parole dell’Agenzia per la cooperazione in materia di difesa e sicurezza (DSCA): “Questa proposta di vendita serve gli interessi nazionali, economici e di sicurezza degli Stati Uniti sostenendo i continui sforzi del destinatario per modernizzare le proprie forze armate e mantenere una capacità difensiva credibile. “La vendita proposta contribuirà a migliorare la sicurezza del destinatario e aiuterà a mantenere la stabilità politica, l’equilibrio militare e il progresso economico nella regione”.

L’autorizzazione in questione arriva in un momento in cui le tensioni tra Stati Uniti e Cina sulla questione di Taiwan sono sempre più preoccupanti, soprattutto dopo le esercitazioni Joint Sword 2024 che il gigante asiatico ha effettuato intorno all’isola il mese scorso. Gli scopi della pressione politica dietro di loro non sono stati nascosti in alcun modo, cosa che si vede chiaramente nelle dichiarazioni del Comando del Teatro Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) riguardo all’obiettivo dell’attività: ““una dura punizione per gli atti separatisti delle forze indipendentiste taiwanesi e un severo avvertimento contro le interferenze e le provocazioni da parte di forze esterne”..

In risposta a questo dispiegamento cinese, l’aeronautica militare di Taiwan aveva schierato quasi tutte le sue risorse di difesa, compresi i suoi aerei F-16 recentemente modernizzati allo standard Viper. La forza ha nel suo arsenale un totale di 139 velivoli F-16V, con il futuro arrivo previsto di 66 nuove unità, il cui processo di ammodernamento è iniziato con il lancio del programma.La Fenice della Pace in aumento“, la cui realizzazione ha richiesto un investimento di 4,5 miliardi di dollari. La modernizzazione includeva l’integrazione di nuovi radar AESA di tipo AN/APG-83, pod di designazione del bersaglio Sniper e sistemi di collegamento dati 16, tra gli altri miglioramenti.

Va inoltre ricordato che all’inizio di aprile l’aeronautica militare di Taiwan aveva subito problemi legati a sei aerei F-16V che erano rimasti danneggiati a causa dei forti terremoti che avevano colpito l’isola. Sebbene siano stati riportati lievi danni sia ai velivoli che alla base che li ospitava (Hualien Air Base), è fondamentale che il Paese recuperi al più presto le capacità di difesa aerea, motivo per cui l’acquisizione di nuovi materiali di ricambio è necessaria e movimento coerente con gli eventi recenti.

*Immagini utilizzate a scopo illustrativo

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