Mercoledì l’OMS ha annunciato che è stato rilevato il primo caso umano di influenza aviaria H5N2: un paziente deceduto il 24 aprile a Città del Messico.
“Si è trattato di un decesso dovuto a un insieme di fattori, non attribuibili al virus H5N2”, ha dichiarato Christian Lindmeier, portavoce dell’OMS, in una conferenza stampa questo venerdì a Ginevra.
Il paziente è rimasto a letto per tre settimane e poi è stato ricoverato in ospedale per complicazioni respiratorie, ha detto Lindmeier.
L’OMS ha riferito, sulla base delle informazioni delle autorità sanitarie messicane, che il paziente ha iniziato ad accusare sintomi acuti tra cui febbre, difficoltà respiratorie, diarrea, nausea e malessere il 17 aprile ed è morto il 24 dello stesso mese.
I medici hanno eseguito diversi esami e hanno scoperto che il paziente era infetto dal virus dell’influenza aviaria H5N2, ha spiegato Lindmeier.
Le autorità sanitarie messicane hanno dichiarato giovedì che si sta indagando sulla causa della morte del paziente, ma hanno sottolineato che l’uomo di 59 anni, che era diabetico, ha sviluppato un’insufficienza renale e dopo poche ore un’insufficienza respiratoria.
Mercoledì il ministro della Sanità Jorge Alcocer ha messo in dubbio una dichiarazione dell’OMS, secondo cui si trattava della prima infezione registrata nell’uomo e anche della prima morte.
“La dichiarazione dell’OMS è piuttosto negativa. Fin dall’inizio si parla di un caso mortale, cosa che non è avvenuta. È morto per un altro motivo”, ha affermato il ministro.
“L’indagine è in corso. C’è una sierologia in corso. Ciò comporta un esame del sangue dei contatti per vedere se c’era qualche possibile infezione precedente”, ha spiegato Lindmeier.
Sono stati identificati 17 contatti del caso in ospedale e tutti sono risultati negativi. A casa del paziente, nelle settimane precedenti sono stati seguiti 12 contatti e nessuno è risultato positivo.
“Si sta indagando sull’infezione da H5N2 per determinare se è stato infettato da qualcuno che lo ha visitato o da un precedente contatto con un animale.”“, ha detto il portavoce.
Mercoledì l’OMS ha riferito che la fonte dell’infezione è sconosciuta, ma a marzo è stata rilevata un’epidemia di influenza H5N2 in un allevamento di pollame a Michoacán, al confine con lo stato del Messico.
Inoltre, altri casi sono stati confermati nel pollame a marzo a Texcoco e ad aprile a Temascalapa, due comuni dello stato del Messico.
Venerdì, l’OMS ha dichiarato che una bambina di due anni è risultata positiva al virus H5N1, un diverso ceppo di influenza aviaria, e necessitava di cure intensive in Australia dopo essere tornata dall’India.
Sulla base delle informazioni disponibili, l’OMS stima che il rischio attuale che il virus rappresenta per la popolazione sia basso.
Fonte: AFP
