Alla fine di febbraio, la NASA ha rivelato un incidente in cui un veicolo spaziale russo e un satellite americano hanno rischiato di entrare in collisione. La National Aeronautics and Space Administration ha riferito che entrambi gli oggetti spaziali si sono trovati a soli 10 metri (circa 30 piedi) dalla collisione il 28 febbraio, il che avrebbe potuto provocare una catastrofe potenzialmente mortale.
La navicella spaziale russa disattivata, Cosmos 2221, e il satellite della NASA, Thermosphere Ionosphere Mesosphere Energetics and Dynamics (TIMED), si sono avvicinati pericolosamente mentre orbitavano attorno alla Terra. Il vice amministratore della NASA Pam Melroy ha detto che l’evento “ha davvero spaventato” gli esperti dell’agenzia spaziale.
La NASA sapeva che questi due oggetti spaziali avrebbero orbitato uno vicino all’altro e stava monitorando la situazione in collaborazione con il Dipartimento della Difesa. Tuttavia, non si aspettavano che passassero così vicini l’uno all’altro. La NASA ha spiegato che la distanza di 10 metri era l’unica cosa che poteva impedire una “enorme” tragedia spaziale.
“Se i due satelliti si fossero scontrati, avremmo visto la generazione di detriti, piccoli frammenti che viaggiavano a 10.000 miglia all’ora”, ha indicato l’agenzia. I mancati incidenti e le potenziali collisioni stanno diventando un problema crescente a causa dell’aumento del traffico spaziale, alimentato da startup tecnologiche come SpaceX.
Attualmente, più di 10.000 satelliti orbitano attorno alla Terra, il che rappresenta un aumento di quattro volte rispetto al 2019, secondo la NASA. Si stima che circa 400.000 satelliti aggiuntivi siano stati autorizzati per il lancio nell’orbita terrestre bassa, oltre ai 16.000 satelliti inattivi già presenti. Secondo gli esperti, il guasto di questi satelliti in orbita potrebbe creare un problema enorme.
La NASA avverte che questo problema è così grave che non c’è nemmeno consenso sul numero di frammenti di detriti in orbita a causa dell’esistenza di più modelli. Un singolo satellite inattivo in collisione con un altro veicolo spaziale potrebbe innescare una disastrosa reazione a catena nello spazio congestionato dell’orbita terrestre bassa. I detriti risultanti potrebbero entrare in collisione con altri oggetti in orbita, in modo simile a un incidente stradale provocando un tamponamento.
Per prevenire tali disastri, la NASA ha implementato la sua strategia di sostenibilità spaziale, che mira a migliorare la mappatura e il monitoraggio di tutti i satelliti e i detriti nell’orbita terrestre. Inoltre, diverse società private stanno sviluppando tecnologie per catturare i satelliti morenti e rimuoverli dall’orbita.
“Lo spazio è occupato. Ci siamo resi la vita difficile ed è per questo che la NASA sta cercando un percorso da seguire che ci garantisca di fare la cosa giusta”, ha spiegato l’agenzia.
Un satellite è un oggetto che si muove attorno a un corpo più grande. La Terra è un satellite del Sole e la Luna è un satellite della Terra. Tuttavia, quando si parla di satelliti in generale, ci si riferisce a satelliti artificiali creati dall’uomo, che vengono lanciati nello spazio per orbitare attorno alla Terra o ad altri corpi celesti.
Esistono migliaia di satelliti artificiali con varie funzioni: alcuni fotografano il pianeta, altri altri corpi celesti e molti altri inviano segnali televisivi e telefonate in tutto il mondo. Prima dell’era dei satelliti, i segnali televisivi e le telefonate su lunghe distanze erano complicati e costosi. Ora, grazie ai satelliti Questi segnali possono essere facilmente ritrasmessi, superando ostacoli come montagne ed edifici alti.
Inoltre, i satelliti hanno una visione chiara dello spazio volando sopra le nuvole e l’aria terrestre, rendendo più facile per gli scienziati studiare la Terra, il sistema solare e l’universo.
