(Bloomberg) – Il petrolio si è stabilizzato in vista dei dati economici statunitensi, mentre il mercato cerca un catalizzatore per uscire dal trading range più ristretto degli ultimi tre anni.
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Il Brent era vicino a 86 dollari al barile e questa settimana ha oscillato in un intervallo ristretto di 1,76 dollari, la più piccola fluttuazione dall’inizio del 2021. I trader stanno osservando una serie di dati economici statunitensi nei prossimi due giorni, compresi i dati sull’occupazione, che potrebbero dare il tono al petrolio e ai mercati più ampi.
Anche un accumulo inaspettatamente grande di scorte di greggio statunitensi non è riuscito a innescare movimenti di prezzo più forti mercoledì, con la chiusura del West Texas Intermediate poco cambiata. Giovedì il benchmark si aggirava intorno agli 81 dollari al barile.
Il petrolio è sulla buona strada per un guadagno mensile e ci sono aspettative che i prezzi saliranno ulteriormente nel prossimo trimestre sulla forza stagionale. I futures hanno preso spunto dai movimenti dei mercati azionari più ampi di recente, e l’esito delle prossime elezioni in Iran e Francia potrebbe aggiungere ulteriore volatilità.
“Il recente ritorno del mercato petrolifero potrebbe essere messo alla prova se l’imminente pubblicazione dei dati economici statunitensi sorprenderà e metterà in discussione l’idea che la Fed possa iniziare a tagliare i tassi dopo l’estate”, ha affermato Jens Naervig Pedersen, stratega della Danske Bank. .
Le scorte di greggio della costa del Golfo degli Stati Uniti sono aumentate di 2 milioni di barili la scorsa settimana e rimangono ai livelli più alti dal 2020 su base stagionale, mentre le scorte complessive sono le più grandi da aprile. Ci sono segnali di un consumo di carburante poco brillante, con misure di domanda di benzina e carburante per aerei in calo.
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