Hai Teams sul tuo computer? La Commissione europea afferma che viola le norme antitrust

Hai Teams sul tuo computer? La Commissione europea afferma che viola le norme antitrust
Hai Teams sul tuo computer? La Commissione europea afferma che viola le norme antitrust

Pubblicato 25/06/2024 – 13:57 CESTUltimo aggiornamento
26/06/2024 – 10:15 CEST

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese

Il colosso della tecnologia ha già separato Teams e Office 365, ma questi sforzi non sono sufficienti. Collegando Teams alle sue principali applicazioni software dall’aprile 2019, la Commissione europea teme che Microsoft stia limitando la concorrenza sul mercato.

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Microsoft ha infranto le regole antitrust dell’Unione Europea collegando la sua piattaforma di videoconferenza Teams ai suoi prodotti Office 365 e Microsoft 365, come indicato martedì 25 giugno dalla Commissione Europea.

Il risultato preliminare di a indagine avviata dalla Commissione Comunitaria nel luglio dello scorso anno suggerisce che il colosso tecnologico americano domina il mercato globale del software ospitato sull’infrastruttura cloud scelta dal fornitore, chiamata Software as a Service o SaaS. Collegando Teams alle sue principali applicazioni software dall’aprile 2019, la Commissione europea teme che Microsoft stia limitando la concorrenza sul mercato.

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“La Commissione teme che Microsoft possa aver concesso a Teams a vantaggio distributivo non offrendo ai clienti la possibilità di acquistare o meno l’accesso a Teams quando si abbonano alle sue applicazioni di produttività SaaS”, si legge nella dichiarazione della Commissione Europea.

Quindi, aggiunge che, “limitando l’operazione tra i Offerte dei concorrentil’azienda potrebbe anche aver impedito ai suoi rivali di competere, il che avrebbe potuto svantaggiare i clienti.”

Cambiamenti nella distribuzione dei programmi Microsoft

Dopo che la Commissione Europea ha avviato l’indagine lo scorso anno, Microsoft ha apportato modifiche al modo in cui distribuisce Teams,* separando i due programmi. Tuttavia, le conclusioni preliminari dell’Esecutivo comunitario mostrano che questi cambiamenti non sono sufficienti a risolvere i problemi e che sono necessari ulteriori cambiamenti nel comportamento di Microsoft per ripristinare la concorrenza.

Una comunicazione degli addebiti non pregiudica l’esito di un’indagine. Le parti interessate possono ora rispondere per iscritto e richiedere un’audizione orale presentare le proprie osservazioni sul caso.

Durante una tavola rotonda con la stampa tenutasi a Bruxelles all’inizio di giugno, Brad Smith, vicepresidente e presidente di Microsoft, ha espresso la sua speranza modifiche apportate dall’azienda non erano sufficienti. Smith ha poi affermato che, nonostante molto sia stato fatto per risolvere la questione, “sembra chiaro che il nostro lavoro non è finito”.

Martedì, in una dichiarazione rilasciata a Euronews, Smith ha dichiarato: “Una volta che i team saranno stati disaggregati e saranno state adottate le prime misure di interoperabilità, apprezzeremo la maggiore chiarezza fornita oggi e lavoreremo per trovare soluzioni che rispondono alle restanti preoccupazioni della Commissione europea.

A questo si collegava l’indagine antitrust dell’Esecutivo comunitario una lamentela della piattaforma di comunicazione Slack, ora di proprietà di Salesforce, introdotta nel 2020.

 
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