La Palestina chiede la fine dell’aggressione israeliana e l’apertura del confine

Durante un incontro con il rappresentante del blocco comunitario in Palestina, Alexander Stutzman, Al-Amour ha sottolineato che è necessario costringere questo paese a porre fine alle sue politiche genocide e alla distruzione sistematica dell’economia nei territori occupati.

Ha anche criticato la chiusura delle città e l’installazione di barriere militari che limitano la circolazione del commercio e delle persone, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Wafa.

Al-Amour ha spiegato gli sforzi compiuti dal governo per sviluppare l’economia e affrontare le ripercussioni dell’aggressione.

Da parte sua, Stutzman ha ribadito il sostegno dell’Unione europea alla soluzione dei due Stati e alla fornitura di aiuti umanitari e di soccorso alla popolazione della Striscia di Gaza.

Alla fine del mese scorso, l’Ufficio centrale di statistica ha evidenziato che l’economia palestinese è crollata dopo l’inizio di un nuovo ciclo di violenza, il 7 ottobre, quando Israele ha iniziato il suo assalto a Gaza in seguito all’attacco di Hamas.

Il prodotto interno lordo (PIL) palestinese è diminuito del 29% nel quarto trimestre del 2023 a causa della distruzione causata da Israele in seguito alla sua aggressione, ha affermato.

Lui ha spiegato che lì il PIL è diminuito dell’81%, mentre in Cisgiordania è caduto del 19% a causa dell’aumento delle operazioni militari e delle misure punitive adottate dalle autorità del paese vicino.

L’ufficio stampa del governo di Gaza ha rivelato a metà marzo che i danni diretti e le perdite registrate dall’aggressione israeliana nella Striscia ammontano a circa 30 miliardi di dollari.

Un mese prima, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo aveva avvertito che l’enclave costiera avrà bisogno di miliardi di dollari e impiegherà decenni per invertire la distruzione senza precedenti della sua economia e delle sue infrastrutture.

Se l’attuale operazione militare finisse immediatamente e il trend di crescita 2007-2022 persistesse con un tasso medio dello 0,4%, Gaza avrebbe bisogno di tempo fino al 2092 per ripristinare i livelli del PIL del 2022, ha poi sottolineato.

L’istituzione ha sottolineato che anche con lo scenario più ottimistico di una crescita annua del 10%, solo nel 2035 si potrebbero raggiungere i livelli economici del 2006, quando Israele impose un blocco su quell’area dopo che Hamas era salito al potere.

lam/rapina

 
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