PYONYANG, 19 giugno.- Il presidente Vladimir Putin ha annunciato che la Russia e la Repubblica popolare democratica di Corea hanno intensificato i loro legami a un nuovo livello, promettendo di aiutarsi a vicenda se una delle due nazioni verrà attaccata.
Putin ha affermato che si tratta di una nuova partnership innovativa, annunciata durante la sua visita nel paese asiatico. Migliaia di nordcoreani hanno fiancheggiato le strade della capitale sventolando fiori e sventolando bandiere russe e nordcoreane mentre cantavano “Benvenuto Putin”, riferisce la CNN.
Il leader nordcoreano Kim Jong ha salutato il presidente russo Vladimir Putin durante una grande cerimonia di benvenuto all’aeroporto di Pyongyang il 19 giugno.
Il presidente della Russia e il leader nordcoreano hanno firmato un accordo di partenariato strategico globale. L’accordo sostituisce il precedente Trattato di amicizia e mutua assistenza firmato nel 1961, ha riferito la TASS citando il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov.
L’accordo globale di partenariato prevede la fornitura di assistenza reciproca in caso di aggressione contro una delle parti del presente accordo. Putin ha aggiunto che l’accordo copre la sfera politica, commerciale, degli investimenti, culturale, nonché la sfera della sicurezza, e ha descritto il patto come un documento innovativo.
Vladimir Putin ha affermato che le esercitazioni congiunte che coinvolgono Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone sono azioni ostili nei confronti della Corea del Nord e hanno caratterizzato la politica degli Stati Uniti come conflittuale. Kim ha definito la nuova alleanza un momento decisivo nello sviluppo delle relazioni bilaterali.
Putin è stato accolto con grande festa durante una cerimonia di benvenuto con il suo omologo nella piazza Kim Il Sung, nel cuore della capitale nordcoreana, dove soldati a cavallo, personale militare e bambini con palloncini hanno applaudito sullo sfondo dei grandi ritratti di ciascun presidente.
Il viaggio di Putin segue la storica visita di Kim in Russia lo scorso anno, che è stata ampiamente interpretata come l’apertura di un nuovo capitolo nelle loro relazioni.
