La Palestina festeggia la decisione di Cuba di unirsi alla causa contro Israele – Juventud Rebelde

La Palestina festeggia la decisione di Cuba di unirsi alla causa contro Israele – Juventud Rebelde
La Palestina festeggia la decisione di Cuba di unirsi alla causa contro Israele – Juventud Rebelde

Ramallah, 23 giugno. – Il Ministero degli Esteri palestinese ha ringraziato questo sabato la decisione di Cuba di unirsi alla causa intentata dal Sudafrica contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia a causa del genocidio commesso a Gaza nove mesi fa, ha riferito Prensa Latina.

Il Ministero delle Relazioni Estere e degli Espatriati ha accolto con favore l’annuncio dell’Avana di intervenire nel caso relativo all’applicazione della Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Crimine di Genocidio a Gaza.

L’istituzione palestinese ha affermato in un comunicato “che questa decisione esprime il fermo impegno di Cuba per la giustizia e il rispetto del diritto internazionale e conferma la profonda solidarietà e l’amicizia storica tra i due paesi”.

Ha inoltre invitato tutti gli Stati parti della Convenzione a unirsi e ad annunciare una partecipazione attiva ai procedimenti davanti alla Corte.

È necessario porre fine al genocidio in corso contro il popolo palestinese e combattere l’impunità di Israele, responsabilità che dobbiamo assumerci insieme nell’interesse dell’umanità, ha sottolineato.

Due giorni fa il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha annunciato la posizione dell’isola caraibica.

Il Ministro cubano ha pubblicato un comunicato ufficiale sulla rete sociale X, attraverso il quale il suo Governo ha spiegato la decisione di intervenire nella procedura.

Cuba parteciperà, si riafferma il testo, “in corrispondenza dell’impegno fermo e duraturo di sostenere e contribuire in ogni modo possibile a legittimare gli sforzi internazionali per porre fine al genocidio commesso contro il popolo palestinese”.

L’obiettivo principale della causa internazionale è fermare le atrocità contro il popolo palestinese come risultato dell’uso sproporzionato e indiscriminato della forza da parte del sionismo israeliano.

Genocidio, apartheid, sfollamenti forzati e punizioni collettive non possono trovare posto nel mondo di oggi, né possono essere tollerati dalla comunità.

 
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