‘Le regine del mare’ o la regina dei romanzi

‘Le regine del mare’ o la regina dei romanzi
‘Le regine del mare’ o la regina dei romanzi

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Torres-Remirez | @jostorresremrez

Quando un lettore si avvicina a un romanzo di cui non sa nulla, si trova ad affrontare una delle grandi avventure di cui può godere un bibliografo. Cosa riserverà il romanzo? Quale sarà lo stile dell’autore? Come trasporterà il lettore? Basteranno 20 pagine o bisognerà aspettare l’ultima frase per giudicare? Un libro di un autore di cui non hai sentito parlare sarà buono?

A me è successo così “Regine del mare” (Editoriale Acantilado) dello scrittore Maurizio Wiesenthal.

Cosa può trovare il lettore in questo libro? Tutto ciò che la letteratura promette e non lascia nessuno indifferente.

La prima cosa che attira la tua attenzione è lo stile narrativo di Wiesenthal. Da quando Azorín lo aveva previsto già nella prima metà del XX secolo nel suo saggio “Il cinema e l’attimo”, la narrazione è stata modificata e influenzata dall’apparizione del cinema. Le risorse narrative sono totalmente diverse da quando esistono i film. È la logica evoluzione del romanzo. Ciò però non avviene nel romanzo “Le regine del mare”. Ciò significa che abbiamo a che fare con una scrittura arcaica o ottocentesca? Affatto. Lo stile dell’autore catalano è molto attuale e fresco, ma non configura la sua narrazione attorno a un’azione visiva, ma lascia invece che sia la trama stessa a prendere il controllo. Quindi le scene e i pensieri sono la vita stessa che scorre.

Lo stile dell’autore catalano è molto attuale e fresco, ma non configura la sua narrazione attorno a un’azione visiva, ma lascia invece che sia la trama stessa a prendere il controllo.

Non è possibile evidenziare i riferimenti che ha avuto l’autore, poiché il suo stile è, senza dubbio, unico. Il suo libro ha ciò che ogni scrittore cerca, una presenza propria. Nessun altro autore avrebbe potuto scrivere ciò che Mauricio ci rivela in queste pagine. Eppure, quando si scava più a fondo tra le righe, si possono vedere infiniti riferimenti. Fu Keynes a dire che chiunque avesse un’idea economica era sotto l’influenza delle idee di qualche economista morto, anche se non lo sapeva. La stessa cosa accade al nostro autore.

Forse il primo che appare è quello popolare Stefan Zweig. Non tanto per il modo di raccontare, ma per la passione nel raccontarlo. Quella passione che si traduce nel sapere del lettore che, nonostante abbia letto una storia, questa non sarà mai sua, ma bensì dell’autore e che l’autore gli ha permesso di conoscerla. Con “Le regine del mare” accade esattamente la stessa cosa. Non importa quanti siano i lettori, nessuno di noi avrà voce in capitolo nelle interpretazioni che si danno a ciò che accade tra le sue pagine. Non ci saranno spiegazioni o interpretazioni possibili. Esisterà solo quello di Wiesenthal.

Allo stesso tempo ci ricorda anche le nivolas di Unamuno. L’azione non sembra essere premeditata, ma arriva come la vita stessa. Ciò che emerge non è perché l’autore lo ha deciso, ma perché lo stesso protagonista ha deciso di camminare a destra e non a sinistra per il semplice fatto che è passato un cane. Cose che, nonostante possano sembrare lontane dalla realtà, sono quanto più umane possibile. Non sappiamo perché facciamo le cose, sappiamo solo che siamo stati tentati di farle e questo è quello che è successo.

È un romanzo intenso e popolare. Nessun lettore si sentirà espulso dalle pagine, ma si sentirà accolto e accolto.

Troviamo anche quel tocco “chic”, che solo un’anima artistica può dare. Quel tocco ricorda molto le storie e il modo di narrare. Mildred Cram. Uno dei grandi e dimenticati del secolo scorso.

E non possiamo dimenticare tutti i libri, di narrativa e non, sui viaggi che sono sempre stati pubblicati. Anche se non andiamo al Medioevo con Marco Polo O Ruy Gonzalez de Clavijo. In caso contrario, ricordiamo quelli pubblicati nell’Ottocento e all’inizio del Novecento che divennero molto di moda. Libri che aprivano orizzonti. Lo stesso vale per questo libro.

Zweig? A chiunque potrà sembrare che questo romanzo sia scritto da un accademico per un pubblico esclusivo e selezionato che legge romanzi che nessuno capisce. Niente è più lontano dalla realtà. È un romanzo intenso e popolare. Nessun lettore si sentirà espulso dalle pagine, ma si sentirà accolto e accolto.

E la trama? Come puoi vedere, non ho parlato affatto della trama del romanzo. Non lo farò nemmeno. Non puoi dire nulla di ciò che accade. Ebbene, tutto ciò che viene detto significherebbe falsificare e degenerare ciò che il lettore può trovarvi.

Ti propongo un primo giro nella tua libreria di fiducia così potrai procurarti il ​​romanzo e una volta che lo avrai tra le mani i viaggi non si fermeranno.

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