Lo Stato ha respinto la proposta del governo provinciale

I sindacati statali hanno respinto nella discussione congiunta la proposta dell’amministrazione del governatore Martín Llaryora e si sono dichiarati in stato di “allerta e mobilitazione”.

La Provincia ha offerto un aumento dell’8,5% per il mese di aprile, mentre i sindacati chiedono l’inflazione totale misurata a marzo a Córdoba, cioè dell’11%, come riportato La voce.

La strategia negoziale del governo di Córdoba è stata simile a quella del primo trimestre dell’anno, quando accettò di pagare la metà dell’indice d’inflazione, più somme fisse per le categorie più basse: 40mila pesos in gennaio e febbraio, e 50mila pesos di marzo, che si aggiungono a quello base di aprile.

Ora si discute di aumenti per il trimestre aprile-giugno. La Provincia, rappresentata nel negoziato dal segretario generale dell’Interno, David Consalvi, ma anche con la partecipazione dei ministri Manuel Calvo (Governo) e Guillermo Acosta (Finanze), ha offerto un piano simile a quello per il primo trimestre, ma ora I sindacati chiedono di raccogliere l’intero importo dell’inflazione.

Sottoporre a tensione. Dopo un incontro al Centro Civico, i sindacati statali provinciali si sono dichiarati in stato di “allerta e mobilitazione”, visto il fallimento della trattativa congiunta per il trimestre aprile-giugno. (La Voce/Archivio)

Il capo del sindacato dei dipendenti pubblici (SEP), Sergio Castro, ha espresso il suo malcontento, dopo un incontro avvenuto al Centro Civico.

“I sindacati hanno collaborato nel primo trimestre, quando abbiamo firmato un accordo lontano dalle nostre aspettative. Nei primi tre mesi dell’anno, gli stipendi pubblici a Cordoba hanno perso il 27%, in rapporto all’inflazione. È tempo che il governo provinciale riconosca gli sforzi dei lavoratori statali”, ha affermato Castro.

Da parte sua, l’unione delle gerarchie provinciali (Unione Personale Superiore), guidata da Domingo Ovando, sta invece negoziando con la Provincia. Anche se non ha ancora accettato l’offerta per aprile del Centro Civico.

Gli UEPC (insegnanti) non partecipano a questa discussione congiunta, poiché il mese scorso si sono accordati fino al 31 maggio, quando la Provincia si è fatta carico del pagamento del Fondo nazionale di incentivazione degli insegnanti (Fonid), inviato dal governo nazionale, ma che il presidente Javier Milei lo ha eliminato con la sua politica di aggiustamento.

Preoccupazione per Apross

Oltre alla differenza percentuale tra l’aumento offerto, l’8,5% offerto dalla Provincia, e l’11% chiesto dai sindacati, c’è un altro tema che alimenta la discussione congiunta: gli sconti per il lavoro sociale statale (Apross).

I dipendenti pubblici di Cordova versavano già un Fondo per le malattie catastrofiche, ma a questa gestione Llaryorist se ne aggiunge un altro, il Fondo per le malattie croniche (Fosaet), che tra i due ammonta a 12mila pesos per ogni tessera Apross.

L’UECP partecipa alla discussione sugli sconti per l’Apross, dato che gli insegnanti contribuiscono al servizio sociale statale.

Il Fosaet era stato sospeso il mese scorso, ma la Provincia ha deciso di ripristinare questo fondo, a partire dal prossimo 1 maggio. Ciò ha generato una richiesta da parte dei sindacati, al tavolo paritetico, che hanno chiesto che fosse sospeso per 120 giorni, fino a quando non fosse stata trovata un’alternativa per questo contributo.

Apross ha un deficit di oltre 3 miliardi di pesos al mese. Proprio con il Fosaet creato da questo Governo si copre questo rosso finanziario.

La decisione del governatore Llaryora è che il deficit del servizio sociale provinciale venga coperto dagli iscritti e dai pensionati. Mentre i sindacati sostengono che questo rosso venga coperto dalla Tesoreria provinciale.

 
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