I dati rivelatori che dimostrano il basso sfruttamento minerario dell’Argentina

I dati rivelatori che dimostrano il basso sfruttamento minerario dell’Argentina
I dati rivelatori che dimostrano il basso sfruttamento minerario dell’Argentina

La geografia è quasi la stessa o addirittura disomogenea a favore dell’Argentina. Ma i risultati sono così diversi da sorprendere. Il Cile esporta complessivamente 53 miliardi di dollari all’anno ed è il primo produttore mondiale di rame e il secondo produttore di litio, anche se all’epoca disponeva di minori riserve. minerale. L’Argentina esporta solo 4 miliardi di dollari all’anno ed è il quarto maggiore esportatore di litio. Il Perù, con una catena montuosa meno estesa, esporta 42 miliardi di dollari in prodotti minerari.

Il confronto lo fanno gli imprenditori del settore minatore per misurare il potenziale dell’Argentina e che ha una finestra di opportunità davanti a sé: l’aumento della domanda di rame a causa della transizione energetica. “Mentre i paesi intensificano le loro ambizioni climatiche, le tecnologie energetiche pulite diventeranno il segmento della domanda in più rapida crescita per la maggior parte dei paesi”. minerali. La domanda di rame si moltiplicherà per 3 nel 2040 rispetto al 2020”, spiegano dalla Camera degli imprenditori minerari.

Per misurare lo stato della situazione vale la pena utilizzare alcuni esempi. L’Australita possiede l’8% delle risorse, delle riserve di litio. Ma produce il 53% del litio mondiale. Il Cile possiede l’11% delle risorse, ma produce il 25% del totale minerale quello viene consumato. L’Argentina possiede il 21% delle risorse, ma produce solo il 6% del litio.

I dati che dimostrano il ritardo dell’Argentina.

Con l’altro minerale critica la situazione è peggiorata. L’Argentina non ha miniere di rame attive, ma ha almeno 7 progetti “di livello mondiale”. La Alumbrera ha chiuso e i progetti Josemaría, Los Azules, Pachón, Taca Taca, Mara, San Jorge sono sospesi; tutti sulla strada per essere trasformati in miniere. Inoltre, c’è un lungo elenco di progetti di esplorazione. “La realizzazione di questi progetti sul rame richiede investimenti in conto capitale di almeno 20 miliardi di dollari. Partendo da una produzione di rame praticamente pari a zero oggi, l’Argentina raggiungerebbe un livello medio di 1.066mila tonnellate all’anno (equivalenti al 10% del deficit mondiale di rame nel 2035), ripetono come un mantra gli imprenditori.

Lo ha pensato lo stesso presidente Javie Milei e un intero capitolo della “Legge sulle Basi” ha come principali destinatari gli investimenti. estrazione su larga scala. Il capitolo destinato ai grandi investimenti prevede una serie di enormi benefici che si adattano alle richieste del settore. Libera disponibilità di valuta estera, benefici fiscali e, soprattutto, stabilità normativa e fiscale. Secondo la Camera argentina delle compagnie minerarie, le esportazioni potrebbero raggiungere i 12 miliardi di dollari entro il 2032, e la creazione di posti di lavoro potrebbe raggiungere i 180mila posti di lavoro diretti. L’investimento medio annuo promesso si aggira intorno ai 3 miliardi di dollari e a trarne vantaggio sarebbero le province montane, ma non le uniche: la catena del valore minerario genera diversità di business.

#Argentina

 
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