Milei negli Stati Uniti: colloqui di economia, affari con Musk, incontro con Infantino e un occhio a Georgieva

Per la prima volta a bordo dell’aereo presidenziale per motivi di sicurezza, il presidente Javier Milei è volato negli Stati Uniti per la quarta volta nel suo mandato. Domenica pomeriggio è arrivato nella città di Los Angeles dove parteciperà ad una convention di investitori globali e terrà una serie di importanti incontri economici.

Il capo dello Stato parlerà questo lunedì intorno alle 17 al Milken Institute Forum, che riunisce uomini d’affari, banchieri, amministratori delegati, fondi e, tra le altre personalità di spicco, anche la direttrice del Fondo monetario internazionale (FMI), Kristalina Georgieva. partecipare.

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La partecipazione di Milei avverrà attraverso un formato di conversazione con Conrad Kiechel, direttore esecutivo degli eventi e della programmazione globale presso il Milken Institute, con il quale avrà un botta e risposta in cui dovrebbe espandere il suo piano governativo per l’Argentina e i suoi paesi. guarda il mondo.

Come espresso nelle sue varie mostre internazionali, si presume che Milei guiderà ancora una volta una forte difesa delle politiche economiche di deregolamentazione che facilitano il libero scambio, accompagnata dalla consueta critica all’intervento dello Stato e della classe politica.

L’agenda ufficiale diffusa dal Milken Institute: oltre a Milei, partecipano alla conferenza, tra gli altri, la regina di Giordania, il proprietario di SpaceX, l’ex primo ministro del Regno Unito e l’ex giocatore del Real Madrid.

L’appello del Milken Institute per la convenzione globale ha come motto “dare forma a un futuro condiviso”: “Oggi affrontiamo questioni cruciali, dalla pericolosa geopolitica, alla crisi climatica e alle complessità dell’intelligenza artificiale, di cui dobbiamo esaminare il suo potenziale e il suo impatto sui lavoratori, sulle imprese e sui mercati globali.

Alla conferenza sono invitate potenti personalità internazionali, ma anche uomini d’affari, banchieri, amministratori delegati e i principali fondi di investimento mondiali. Alcuni degli ospiti illustri includono l’ex presidente Bill Clinton, il presidente dell’IDB Ilan Goldfajn; il consigliere regionale di Joe Biden, Christopher Dodd; il capo della Federal Reserve di New York, John Williams; l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk; Michael Wirth della Chevron, l’amministratore delegato Franklin Templeton; il CIO di BlackRock, James Keenan, e dirigenti di JP Morgan, nonché deputati statunitensi e funzionari di paesi arabi, come Arabia Saudita e Dubai.

Scambi con Musk

Nella sua agenda parallela, il presidente prevede di incontrare il magnate degli affari Elon Musk, proprietario di Tesla, SpaceX e del social network negli Stati Uniti Gerardo Werthein.

Sarà la seconda volta che si incontreranno faccia a faccia, dopo la visita che il presidente argentino ha fatto al magnate sudafricano in uno dei quartieri generali della Tesla ad Austin, in Texas, meno di un mese fa.

muschio mileiIl presidente Javier Milei incontrerà nuovamente Elon Musk meno di un mese dopo il primo incontro.

In quel primo incontro, entrambi hanno espresso di persona il buon rapporto che avevano sui social network con una foto con il pollice alzato, e hanno iniziato a rafforzare il loro allineamento ideologico nel mondo.

In questo secondo incontro si prevede di approfondire le reali prospettive per l’arrivo degli imprenditori nel nostro Paese con investimenti. Nello specifico, sulla possibilità che l’amministratore delegato di Space X sbarchi in Argentina con il suo servizio internet satellitare e possa investire nello sviluppo di una fabbrica di litio.

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Javier Milei, invece, ha in programma di incontrare anche il capo della FIFA, Gianni Infantino. In questo caso, il Capo dello Stato intende presentare il suo progetto di promozione delle Società per Azioni Sportive (SAD) nel calcio locale, iniziativa che l’amministrazione libertaria sta attualmente promuovendo a livello discorsivo.

L’agenda economica

Completano la delegazione che accompagnava il presidente il Capo di Stato Maggiore, Nicolás Posse; il ministro dell’Economia, Luis Caputo. Entrambi avranno un’agenda parallela in cui ospiteranno incontri con importanti investitori, banchieri e amministratori delegati stranieri che parteciperanno alla convention globale.

In particolare, il ministro Luis Caputo dedicherà un’attenzione particolare all’amministratore delegato Georgieva, che è ancora riluttante a consentire una nuova erogazione del FMI per aprire il tasso di cambio, una promessa elettorale rispetto alla quale il governo libertario ha espresso la necessità di circa 15.000 milioni di dollari per renderlo una realtà.

A Davos Milei ha incontrato anche Georgieva e ha avuto un incontro con il capo del FMI.

Lo stesso Milei si è espresso in questa direzione appena sbarcato negli Stati Uniti. Fedele al suo stile, si è dedicato a diffondere argomenti attraverso i suoi social network, con particolare attenzione ai messaggi su questioni economiche.

Con un messaggio sul suo account X personale, il presidente Javier Milei è tornato su un tema che aveva già generato alcune delle sue riflessioni questa settimana: l’apprezzamento del peso e il suo rifiuto di svalutarsi.

“Mi divertono molto quegli ‘economisti’ storicamente liberticidi e sostenitori di ogni tipo di controllo (soprattutto sul piano esterno) che, di fronte a proposte formali che invalidano l’ipotesi del peso apprezzato, si rifugiano nel rispondere ‘ le azioni'”, ha scritto il presidente.

Sabato aveva pubblicato un altro commento scritto in modo simile riguardo al tasso di cambio. “Mi divertono molto alcuni di quegli ‘economisti’ che parlano di ritardi nei tassi di cambio e che, di fronte al cambiamento dei fondamentali, si nascondono dietro il fatto che esiste il CEPO, quando fino a non molto tempo fa parlavano di come potrebbero convivere con un gap del 40/60% visto che oggi sono nulli SONO STRANI…”, aveva postato.

Se non ci saranno modifiche all’ordine del giorno, Milei e la delegazione torneranno il 7 maggio per continuare a concentrarsi sullo sblocco del sostegno al Senato che consentirà loro di avanzare nell’esame della legge Basi e proseguire i preparativi per il Patto di maggio, previsto per 25 del mese nella provincia di Córdoba.

 
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