Queste sono le proposte che i candidati sindaco dell’SLP hanno presentato in risposta alla crisi idrica

La mancanza di piovefallimenti in Diga del Realitomancanza di manutenzione nel Diga di San José e il funzionamento discutibile da parte del servizio idrico (INTERAPAS), dall’anno scorso mantiene in condizioni severe l’area metropolitana di Potosí crisi idrica che oggi fa soffrire la popolazione per la scarsità d’acqua e di approvvigionamento tramite condutture.

Data l’attuale campagna nei confronti del Elezioni del 2 giugnoi candidati a sindaco hanno scelto come bandiera elettorale per affrontare questo problema.

Sonia Mendoza Diazcandidato della coalizione, continuiamo a fare la storia (Morena – PVEM – PT) e il candidato Enrico Galindochi cerca il rielezione nella capitale, sotto i colori della coalizione forza e cuore per San Luis, sono loro che hanno presentato apertamente le loro proposte per affrontare i problemi idrici di San Luis.

Di seguito condividiamo alcune delle proposte:

Il candidato sindaco della capitale Potosí Sonia Mendoza, Quel giorno, presentando il suo piano e le sue proposte, ha indicato che sarà necessario l’appoggio dello Stato e della federazione, poiché il comune non ha le risorse necessarie per investire che superino i 4 miliardi di pesos.

Mendoza Díaz ha indicato che fin dall’inizio è necessario riabilitare completamente il rete idrica della città, perché è crollata e quasi il 50 per cento dell’acqua viene sprecata, ma per questo occorre almeno un miliardo di pesos.

L’ex senatore ha detto che si può intervenire per utilizzare l’acqua attualmente utilizzata dalla Centrale Termoelettrica di Villa de Reyes, bisognerà prima sottoporla a un trattamento di depurazione e poi convogliarla a San Luis Potosí, ma non basterà, occorrerà inoltre essere incrementata la cattura con la costruzione di almeno due dighe i cui progetti già esistono, quella di “Las Escobas” e “El Potosino”.

Un altro punto è riconfigurare le tariffe per la fornitura dell’acqua, poiché ha sottolineato che attualmente i cittadini pagano quando la realtà è che non ricevono il servizio, quindi le tariffe proposte si basano sul liquido che ricevono.

Infine, interpellata a questo proposito, ha riconosciuto che l’ente gestore dell’acqua dell’area metropolitana (Interapas) è un apparato burocratico e “obeso” che non fa il suo lavoro, per cui bisognerà analizzarlo per riformarlo o addirittura eliminare completamente per creare un nuovo organismo o istanza che sia efficiente.

Da parte sua, il candidato sindaco di San Luis Potosí della coalizione Fuerza y ​​​​Corazón por San Luis, Enrique Galindo Ceballos, Recentemente vi ha tenuto un forum di consultazione cittadina “L’acqua, una sfida per tutti”, presentando la sua proposta di realizzare la settorizzazione del servizio idrico, la creazione di nuove infrastrutture idriche, nonché il ripristino di quella esistente.

Enrique Galindo Ceballos ha sottolineato che la proposta per i prossimi tre anni sarà quella di convertire l’acqua potabile, le fognature e i servizi igienico-sanitari in un’area comunale, nonché di recuperare l’impianto di trattamento delle acque reflue del serbatoio di Tenorio, che sarà gestito dal Comune e che l’uso dell’acqua nella Zona Industriale sarà versato al comune, al fine di rafforzare altre zone della città.

“Una proposta è quella di completare l’ammodernamento, fino a raggiungere gli oltre 140 pozzi di cui dispone la città, perché queste azioni ci hanno evitato di vivere una crisi sociale”.

 
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