l’ART dovrà corrispondere il maggior compenso

La Corte Superiore di Giustizia del Río Negro (STJ) ha respinto il ricorso di una Compagnia di Assicurazione contro i Rischi del Lavoro (ART) e confermato una sentenza che obbliga l’ART a pagare un risarcimento maggiorato alla famiglia di uno spedizioniere di carburante della Sierra Grande, morto di Covid-19 durante la pandemia.

L’uomo ha lavorato in una stazione di servizio per quasi 30 anni. Durante l’isolamento preventivo e obbligatorio ha continuato a svolgere le sue mansioni in modo consueto perché era un personale esente. Dopo aver ricevuto una diagnosi positiva al COVID, gli è stato ordinato di isolarsi con la sua famiglia.

Successivamente, È stato ricoverato all’ospedale Sierra Grande a causa della bassa saturazione di ossigeno. Gli fu diagnosticata una polmonite bilaterale e fu trasferito all’ospedale Zatti di Viedma, dove infine morì.

Il risarcimento avrebbe un tasso di interesse più alto del solito


Nel procedimento amministrativo è stata riconosciuta la natura professionale della malattia. Nella decisione iniziale della Camera del Lavoro, ora confermata dall’STJ, all’indennità è stato aggiunto un tasso di interesse superiore a quello abitualmente previsto “per i casi di ritardo nella fornitura del corrispondente risarcimento”.

Quest’ultimo punto è avvenuto quando la Camera «ha accertato che l’ART ha continuato con un atteggiamento reticente all’adempimento dei propri obblighi durante tutto il corso del processo, ptrattenendosi a discutere questioni che erano ferme e concordate in questa fase, ritardando il pagamento del risarcimento a causa degli attori e causando, a causa dell’enorme processo inflazionistico che il paese sta attraversando, un danno che non può essere convalidato”, afferma la sentenza STJ.

Nel suo ricorso alla Corte Suprema, l’ART ha sostenuto di non aver tentato di ritardare il processo, quindi un tasso di interesse più elevato non era appropriato. Ha detto che lo era «quanto meno ragionevole è contestare in tribunale la condizione di infortunio lavorativo della malattia a causa del Covid-19”.

In questo modo «non si può considerare cQuale meccanismo di ritardo degli obblighi a carico dell’ART, poiché altrimenti ciò significherebbe censurare il loro diritto alla difesa in tribunale”, ha affermato.

L’STJ ha negato la denuncia e la sentenza è stata confermata


La più alta corte del Rio Negro ha respinto la denuncia: l’affermazione “non fa altro che presentare censure analoghe a quelle sviluppate al momento del deposito del ricorso principale, senza attaccare in modo concreto ed energico le ragioni del rigetto del ricorso straordinario.

In pratica “è limitato di ribadire le proposte già avanzate ed esprimere il proprio dissenso rispetto alla deliberazione della Camera, ma non dimostra, in modo diretto ed efficace, l’errore della smentita.

Da questa parte, La sentenza è stata confermata e l’ART dovrà risarcire gli eredi dell’uomo.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV La Giustizia Federale indaga sugli avalli alla formazione del partito La Libertad Avanza a Río Negro
NEXT orari, eventi e scenari per venerdì 7 giugno