Con lo slogan “Più fame, più morti” si è svolta a Santa Fe la marcia per Ni Una Menos

Con lo slogan “Più fame, più morti” si è svolta a Santa Fe la marcia per Ni Una Menos
Con lo slogan “Più fame, più morti” si è svolta a Santa Fe la marcia per Ni Una Menos

Una nuova marcia per Ni Una Menos si è svolta nel centro di Santa Fe

Gli uomini e le donne di Santa Fe hanno marciato questo lunedì, 3 giugno, nell’ambito di un altro anniversario del movimento Ni Una Menos, che ebbe inizio un giorno come oggi, nove anni fa. Dall’Assemblea Ni Una Menos hanno indetto una marcia con lo slogan “Più fame, più morti”, che ha avuto inizio in Plaza del Soldado, alle 16,30, per poi dirigersi verso Plaza 25 de Mayo, nella città di Santa. Fe.

Per saperne di più: Ni Una Menos: con 14 femminicidi registrati, Santa Fe è la seconda provincia con più casi nel 2024

Lo slogan, hanno spiegato, si riferisce a “non uccide solo la violenza femminicida, lesbofemicida e transfemicida, ma “Anche la povertà e la mancanza di intervento statale uccidono vite umane”.. In questo senso hanno chiesto la realizzazione urgente di ““azioni concrete da parte dello Stato per porre fine alla violenza e garantire i diritti fondamentali di tutte le persone”..

A questo proposito, nella mobilitazione sono state osservate sia bandiere che manifesti in riferimento all’importanza dei lavoratori nell’area Gender di diverse agenzie statali. “Senza i lavoratori di genere non esiste NUM –Ni Una Menos-” ha espresso una delle bandiere, così come i manifesti affissi sull’edificio del Ministero per l’Uguaglianza, il Genere e la Diversità.

Oltretutto, Erano presenti i parenti delle vittime dei femminicidi che chiedevano giustiziacome è stato il caso dei parenti di Natalia Acosta, la donna scomparsa dal centro di Santa Fe il 29 maggio 2009 e, 15 anni dopo, il caso non è stato chiarito.

Segretariato per le Donne, il Genere e la Diversità in allerta

La protesta sull’importanza dei lavoratori in materia di genere si spiega nel contesto in cui 24 persone della Segretariato Donne, Genere e Diversità della Provincia Sono stati licenziati a gennaio di quest’anno, e nella zona sono in allerta per la possibilità di una sentenza che potrebbe lasciare senza lavoro altre 48 persone.

In questo contesto, l’organizzazione ha preteso il pieno rispetto della Legge Provinciale n. 13.348, pretendendo al tempo stesso la tutela dei posti di lavoro e ““la cessazione delle politiche di svuotamento che incidono direttamente sull’attuazione delle politiche di genere e sulla difesa dei diritti umani”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Le candidate alla corona di Miss Neiva 2024 • La Nación
NEXT Si stima che l’economia argentina crollerà del 3,5% e che l’inflazione raggiungerà il 140% quest’anno