Camagüey non rinuncia ad aumentare la consegna di latte all’industria

Camagüey non rinuncia ad aumentare la consegna di latte all’industria
Camagüey non rinuncia ad aumentare la consegna di latte all’industria

CAMAGÜEY.- La provincia continua ad impegnarsi per aumentare le consegne di latte all’industria, anche se alla fine di maggio non ha raggiunto il decollo definitivo previsto, a causa della marcata inadempienza di 4.198 produttori, di cui 1.792 non fornire un solo litro di cibo vitale, di quelli previsti nel processo di appalto del 2024.

Si apprezza il trend negativo. Da gennaio a maggio i volumi raccolti dal calendario attuale sono stati di 11 milioni 158mila litri contro i 13 milioni 320 dello scorso anno alla stessa data.

Colpisce che non vi sia alcuna reazione alla richiesta di un aumento delle consegne, sapendo che in ogni territorio della provincia sono note persone che mostrano apatia o disinteresse per il proprio contributo all’economia nazionale.

I prezzi pagati ai produttori non possono essere la ragione: 38 pesos, il massimo al litro, e 70 per chi paga più del dovuto, ha spiegato Rene Mola Valera, capo del dipartimento di raccolta del latte della Compagnia lattiero-casearia di Camagüey.

La stagione primaverile che stiamo attraversando è la migliore per la produzione di latte, e deve essere utilizzata per superare la consegna giornaliera all’industria, di oltre 200mila litri, con l’obiettivo di avvicinarsi alla cifra di 360mila da parte del fine raggiunto durante i picchi produttivi.

Dovremo rivedere perché agli inadempienti vengono addebitati 114 pesos per ogni litro non consegnato, perché non è un segreto che vendendolo al mercato informale a 160-170 addirittura, in alcune strade della città, come Industria, hanno chiesto ai clienti 200 pesos, ne approfittano a loro favore.

Ai bambini fino a sette anni viene garantita la consegna quotidiana del latte, ma ciò non avviene per le persone che seguono diete mediche a causa degli alti e bassi della produzione e, a ciò, della consegna del latte acido alle fabbriche a causa della danni ai centri freddo con servizio elettrico.

Degli 8.023 produttori impegnati a consegnare più di 52 milioni di litri, Guáimaro è in testa alla lista negativa.

 
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