Non è di Bucaramanga? Questa è la vera squadra di José Ordóñez

Non è di Bucaramanga? Questa è la vera squadra di José Ordóñez
Non è di Bucaramanga? Questa è la vera squadra di José Ordóñez

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Il comico ha fatto una confessione sorprendente nell’anteprima della finale Bucaramanga VS Santa Fe

José Ordóñez è uno dei comici più riconosciuti in Colombia. Il suo programma Ordóñese de la Risa e il suo record mondiale di battute per 65 ore consecutive fanno di lui una vera icona dell’industria dello spettacolo e dell’universo della comicità nazionale.. Fin da bambino, è cresciuto nella città di Bucaramanga e ha rappresentato la cultura di Santander per tutta la sua vita, elevando il profilo della regione e diventando un’immagine rappresentativa della squadra leopardo, che spera possa celebrare il suo primo titolo nel calcio professionistico colombiano.
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Uno dei tifosi più famosi del Bucaramanga è, senza dubbio, José Ordóñez. Le loro divertenti interpretazioni hanno reso popolare anche la canzone “Búcaros, Búcaros” e la loro frase enigmatica: “Quest’anno andiamo alla Libertadores”. Ebbene, dopo aver raggiunto la seconda finale della loro storia, Ordóñez è diventato nuovamente virale sui social network celebrando questa storica opportunità di ottenere la sua prima stella, anche se non è un compito facile, visto che è alla guida dell’Independiente Santa Fe.

Paradossalmente, il comico ha ricordato suo padre, che, oltre ad essere il suo mentore e modello, era anche appassionato di calcio. Attraverso il suo account Instagram ha rivelato che suo padre era un tifoso della squadra del Cardenal. Entrambi sono andati allo stadio e hanno vissuto la festa del calcio come si deve, in tutta tranquillità.

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La vera squadra di José Ordóñez

Nonostante Ordóñez sia riconosciuto e fervente tifoso del Bucaramanga, dialogando con il portale KienyKe ha annunciato di non essere nato nella capitale Santander e che la sua prima squadra era un’altra.

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“La gente non sa che non sono di Santander, sono nato a Bogotà. Fino all’età di 10 anni ero un fan dei Millonarios. Mio padre e mia madre vennero a vivere a Bucaramanga e io avevo 10 anni. Parlavo sempre così e quando andavo a studiare i bambini mi dicevano se parlavi in ​​modo strano. Vendevo pezzi di ananas e mi hanno detto di andare allo stadio a venderli lì. Nel 1981, le tribune dello stadio Alfonso López si aprirono così e io mi sedetti con il mio punch all’ananas e vidi Bucaramanga per la prima volta. Non so se sia stato amore a prima vista o una maledizione, vediamo se riusciremo finalmente a vederlo campione quest’anno”.Ordóñez ha commentato a Kienyke.

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