Berros propose l’ubicazione di un consolato spagnolo a Río Negro

Il deputato del blocco Vamos con Todos, José Luis Berros, ha presentato un progetto di comunicazione volto a localizzare un consolato spagnolo nella regione della Patagonia e ha chiesto che l’ambasciatore iberico sia reintegrato e messo in risalto nella provincia del Río Negro per rafforzare le relazioni bilaterali, promuovere lo sviluppo economico e culturale e riconoscere l’importanza strategica della regione tra le due nazioni.

“La crisi diplomatica sorta a seguito delle dichiarazioni incriminate di Milei impone di superarla con intelligenza. Le sue dichiarazioni non coincidono con i sentimenti della maggioranza degli argentini. Per questo proponiamo di rilanciare il dialogo fraterno e chiediamo rispettosamente la reintegrazione dell’Ambasciatrice, sistemando la sua sede nella regione della Patagonia argentina, dove invitiamo a stabilire un consolato”, ha affermato il parlamentare peronista.

“Come rappresentante del popolo della mia provincia, membro della regione Patagonia Argentina, promuoviamo istituzionalmente questo progetto, tenendo presente che le autorità della città autonoma di Buenos Aires, dove risiedeva l’ambasciatrice spagnola, María Jesús Alonso Jiménez , non hanno detto nulla”, né si discostano dalle dichiarazioni di Milei, di fronte al suo ritiro, mostrando un certo disinteresse per l’effettivo mantenimento del consolato nella Capitale Federale”, ha detto la deputata davanti al Parlamento della Patagonia.

Alla base del progetto si fa una breve rassegna delle relazioni bilaterali tra Argentina e Spagna, evidenziando in qualità di peronista gli aiuti alimentari provenienti dall’Argentina sotto la guida di Juan Domingo Perón in un momento in cui la Spagna si trovava ad affrontare una grave carenza di cibo. e una situazione economica precaria. Sottolinea inoltre che durante il suo esilio in Spagna il leader del PJ ha potuto pianificare il suo ritorno in Argentina grazie alla sicurezza e all’appoggio che ha trovato in quella terra.

“Il progetto ha anche un contenuto storico dato che, all’epoca del Trattato di Riconoscimento, Pace e Amicizia tra Argentina e Spagna, firmato nel 1863, e che segnò l’inizio di una relazione diplomatica duratura, Río Negro, così come l’intero territorio della Regione Patagonia non aveva il riconoscimento come provincia autonoma. E, ancora oggi, tutta la Patagonia, nello svolgimento delle procedure, dipende direttamente dal consolato di Bahía Blanca, provincia di Buenos Aires, che comprende il territorio delle province di La Pampa, Neuquén, Chubut, Santa Cruz, Terra del Fuoco , e “Certamente, la nostra provincia del Río Negro, cioè tutta la Patagonia”, ha detto il parlamentare patagonico.

A questo proposito, il legislatore ha inviato una lettera alle massime autorità del governo spagnolo e ha ottenuto una risposta favorevole dall’Unità di Comunicazione ai Cittadini del Gabinetto della Presidenza di Pedro Sánchez. “Apprezziamo l’affetto che trasmetti al nostro Paese come legislatore della Provincia del Río Negro e la presentazione che alleghi. Il governo è consapevole che le dichiarazioni del presidente Milei non erano a nome del grande popolo argentino. Le loro squalifiche non hanno precedenti nella storia delle relazioni tra due paesi e due popoli che si amano e si rispettano. Tra i governi gli affetti sono gratuiti, ma il rispetto è inalienabile”, conclude la risposta ufficiale dell’Esecutivo spagnolo.

 
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