Legge Basi: il Governo non può insistere sulla privatizzazione delle compagnie aeree, delle Poste e della RTA di Deputati

Legge Basi: il Governo non può insistere sulla privatizzazione delle compagnie aeree, delle Poste e della RTA di Deputati
Legge Basi: il Governo non può insistere sulla privatizzazione delle compagnie aeree, delle Poste e della RTA di Deputati

La Camera dei Deputati durante il dibattito sulla Legge Base e sul pacchetto fiscale (Prensa Deputados)

Il partito di governo, i rappresentanti dell’esecutivo libertario e l’opposizione dialogante si sono incontrati questo lunedì alla Deputati per cercare delle definizioni sulla Legge sulle basi e sul pacchetto fiscale, che sarà discusso domani nelle commissioni e giovedì arriverà nelle sedi. Per quanto riguarda la prima iniziativa, La strada per sancire la legge è stata un po’ sgombrata così come è venuta dal Senato, cioè in un unico voto, con l’accettazione delle modifiche in diversi capitoli e l’eliminazione delle eventuali privatizzazioni di Aerolíneas Argentinas, Correo e RTA (Radio e Televisión Argentina) che la Camera alta ha acconsentito.

Per il pacchetto fiscale, per ora, verrebbe adottato un percorso diverso. In primo luogo, perché il partito al governo e l’opposizione negoziano il dialogo riattivare il capitolo relativo alle imposte sui redditi e sui beni personali. L’ultimo punto è necessario per il riciclaggio di denaro promosso dal governo, anche se negli ultimi giorni alcuni governatori hanno iniziato a nutrire dubbi su chi trarrebbe vantaggio dal mantenimento dei tassi attuali. Oltretutto, Ci sono blocchi – come la Coalizione Civica e l’UCR – che vogliono esporre nuovamente, con una votazione particolare, il capitolo relativo al regime di promozione industriale della Terra del Fuoco, che il Senato ha respinto con due terzi. Ciò non è stato preso bene da La Libertad Avanza e da alcuni macristi.

Di tutto questo si è discusso questo pomeriggio nel vertice svoltosi nella sede del presidente della Camera, Martin Menem (La Rioja). Insieme a lui c’erano funzionari come José Luis Esperto, Oscar Zago e il capo del blocco libertario, Gabriele Bornoronimentre il macrista ha partecipato per il dialogo opposizione Silvia Lospennato; i peronisti dissidenti Miguel Pichetto, Emilio Monzo e il legislatore e capo della PRO di Córdoba, Oscar Agost Carreño (Facciamo); i radicali Pamela Verasay E Carla Carrizo; e il “lilito” Juan Manuel López, tra gli altri. Dal lato esecutivo, il secondo Capo di Stato Maggiore, José Rolandi; e il Segretario della Pianificazione Strategica, Maria Ibarzabal Murphy.

Prima di questo conclave, il blocco Hacemos, guidato da Pichetto, ha avanzato la sua posizione e ha deciso di ratificare ciò che il Senato ha votato per la Legge Base. Cioè l’iniziativa completa, escludendo le tre aziende da eventuali privatizzazioni e insistendo sulla versione originaria dei deputati ai profitti e al patrimonio personale – su questi due punti domani incontreranno diversi leader provinciali – che la Camera alta ha respinto. Ciò ha poi accelerato il percorso analizzato con il partito al potere e il resto dei blocchi.

Il deputato peronista dissidente e capo del blocco Hacemos a Deputati, Miguel Pichetto (Reuters)

Secondo i legislatori di tale collegio, la privatizzazione delle tre società in questione è stata presentata come argomento giuridico. È stato disattivato prima del voto al Senato e non si poteva insistere nella Deputazione.

Nonostante le posizioni dei diversi attori interessati a ciò che sta accadendo al Congresso, questi deputati dimenticano una cosa molto semplice: la versione che hanno sostenuto ha proprio questo punto e loro hanno pieno potere di ratificare le privatizzazioni originali, qualunque cosa facciano Camera alta. Un’altra fondazione che hanno dato prima Infobae Il fatto è che, se andassimo in questa direzione, si aprirebbe la possibilità della giudiziarizzazione e il Regime di Incentivazione dei Grandi Investimenti (RIGI) sarebbe a rischio.

Domani proseguiranno gli inviti tra i blocchi: UCR, al mattino -9-; Facciamo e radicali con i governatori, a mezzogiorno; e, a partire dalle 13, il partito di governo insieme ai dialoghisti per segnare il destino dei profitti e dei beni personali, con voti un po’ ristretti ieri sera. In realtà, gli alleati vogliono che il governo rinunci agli attacchi, come quelli recenti Javier Milei– e chiarire che si desidera che entrambe le questioni passino dal vassoio delle parti interessate ai leader provinciali.

Il percorso per le commissioni delle prossime ore sarebbe il seguente. Dalle 15,00, sessione plenaria di tre – Legislazione Generale, Bilancio e Finanze; e Affari Costituzionali – si pronuncerà sull’accettazione della Legge Base così come è venuta dal Senato. A partire dalle 18, il secondo analizzerà il pacchetto fiscale, da cui uscirà un ufficio più ampio sui profitti, i beni personali e la Terra del Fuoco.

 
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