Il Dipartimento di Giustizia di Córdoba sta indagando su un caso che ha allarmato le autorità dopo l’arrivo di un bambino di 9 anni con la febbre nel reparto dell’ospedale Eva Perón di Córdoba, i cui test sono risultati positivi alla cocaina.
L’episodio è venuto alla luce nelle ultime ore quando i genitori sono arrivati al posto di guardia e hanno dichiarato che il figlio aveva febbre da diverse ore.
In questo modo è stato curato e, dopo aver effettuato gli accertamenti medici, si è concluso che aveva una malattia polmonare al polmone destro.
Ma, al di là di questo, ciò che ha allarmato i medici che lo hanno curato è che un esame ha finito per dimostrare che il minore aveva della cocaina nel sangue.
Di fronte a questa scoperta allarmante, il bambino è stato subito ricoverato in ospedale, sotto osservazione.
Successivamente sono state le autorità dell’ospedale Eva Duarte de Perón a fornire precisazioni sui dettagli dello sconvolgente caso.
“Il minore è stato ricoverato per una crisi atipica e quando è stato effettuato lo screening tossicologico è stato riscontrato che presentava eliminazione di cocaina nelle urine”, ha spiegato Guillermo Checchi, direttore dell’ospedale, nelle dichiarazioni ai media del capoluogo di provincia.
Pur non dando ulteriori certezze, il responsabile del centro sanitario ha sottolineato che il farmaco è entrato nell’organismo “per inalazione” e che “si è trattato di un’ingestione significativa”.
Per quanto riguarda la salute del bambino, il direttore ha precisato che è ancora ricoverato in ospedale, ma fuori pericolo: “È in cura per una malattia polmonare, che è quella che viene curata con l’ossigenoterapia. Sta migliorando”.
Il padre, infine, avrebbe riferito che sia la madre che un altro dei suoi figli hanno problemi di dipendenza.
