La Legge sulle Basi arriva in sede con un ampio accordo ma prende il volo la polemica sul “doppio accordo”.

La Legge sulle Basi arriva in sede con un ampio accordo ma prende il volo la polemica sul “doppio accordo”.
La Legge sulle Basi arriva in sede con un ampio accordo ma prende il volo la polemica sul “doppio accordo”.

Martedì scorso il partito al governo è riuscito a superare una delle fasi chiave dei negoziati Legge fondamentale prima della chiamata al sessione dei Deputati, che si terrà giovedì alle 12. L’inserimento di numerose modifiche in Senato ha messo in allerta i libertari su come sarebbero state risolte molte delle divergenze emerse tra i blocchi di dialogo. Per quanto riguarda il kirchnerismo e la sinistra non c’erano dubbi sulla volontà di non accompagnare.

Con 27 firme il progresso della Commissione Bilancio per l’Ufficio pacchetto fiscalecon l’accordo dei libertari, PRO, UCR, MID, We Make Federal Coalition e Federal Innovation.

Per quanto riguarda la legge fondamentale, LLA ha ottenuto una vittoria perché ha saputo condensare in un unico parere tutti i desideri favorevoli. La possibilità che si formassero più uffici era un’alternativa che si cercava di evitare a tutti i costi perché avrebbe complicato la discussione in sede. Alla fine si è arrivati ​​ad una sentenza semplice, con l’avallo della versione venuta dal Senato, in cui, tra l’altro, Compagnia aerea argentina, RTA e Correo Argentino.

Agli autoritari questo non piace

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Nel corso della sessione plenaria delle commissioni, iniziata dopo mezzogiorno, si sono succeduti argomenti a favore e contro, ma in realtà il grosso delle discussioni era già stato risolto durante l’incontro tenuto dai governatori di Insieme per il Cambiamento con Miguel Pichetto e Rodrigo De Loredo, in cui si decise di insistere sulla restituzione degli utili e sulla modificazione del patrimonio personale che venne respinta al Senato. Successivamente sono andati avanti i colloqui guidati dal vicecapo di gabinetto, José Rolandi, con i principali rappresentanti dei blocchi di dialogo in cui sono stati aggiunti i testamenti per garantire che giovedì Ganancias disponga dei voti necessari per essere nuovamente attuati.

Ma proprio questo è stato uno dei temi che ha avuto maggiore presenza durante la sessione plenaria delle commissioni che si è svolta nell’aula 2, il più grande si trovava nella dependance, scelta perché era letteralmente piena di gente. Erano presenti non solo i deputati delle commissioni Affari Costituzionali, Legislazione generale e Bilancio e Finanze, ma c’erano anche altri deputati e una molteplicità di consiglieri che seguivano il dibattito davanti a un caffè e a numerose infornate di cornetti.

Vanesa Siley, deputata di Unión por la Patria e rappresentante dell’unione giudiziaria, è stata una di quelle che hanno messo sul tavolo la discussione costituzionale sulla possibilità di approvare l’attuazione di un’imposta come quella sui profitti con il solo appoggio di uno dei camere, quando si tratta di un sistema bicamerale. “Questa legge è un paradiso di incertezza giuridica e finirà nei tribunali“, ha anticipato il legislatore su una questione che era già stata discussa al Congresso e che ha suscitato preoccupazioni e avvertimenti da parte dei blocchi di dialogo che conoscono il funzionamento della magistratura.

Da questo settore è arrivata la smentita del deputato dell’Hacemos Coalificación Federal, Oscar Agost Carreño, il quale ha precisato che “l’articolo 81 della Costituzione parla di integrazioni e correzioni e non parla di “doppia conformità”, purché si segua il giusto processo dice la Costituzione, non dobbiamo preoccuparci di trovare una doppia conformità in tutto perché non è la Costituzione che ci porta lì.

La firma del parere è avvenuta con il dissenso da parte del PRO e dell’UCR, dove si sono espresse divergenze circa l’eliminazione delle Compagnie Aeree dall’elenco delle compagnie privatizzate. Nel radicalismo si prevedeva una fase di confronto interno e di ridefinizione dei ruoli interni, dal momento che sono emersi alcuni interrogativi sulle modalità di leadership da parte di Rodrigo De Loredo, che in più occasioni si è espresso senza tenere conto dell’intera panchina, come indicato da deputati in voce fuori campo.

Al di là dell’importanza della giornata e dell’intensità dei discorsi, non ci sono stati grandi disaccordi tranne quello tra il deputato e il responsabile del Bilancio. José Luis Esperto e il legislatore di sinistra Nicolas Del Caño, che ha messo in dubbio l’operazione avvenuta nei pressi del Congresso il giorno dell’approvazione al Senato. Infastidito, Espert ha tagliato il microfono, generando un trambusto che ha poi permesso al deputato di terminare il suo messaggio.

Lungi dall’ira, intanto, la rappresentante dell’UP, Agustina Propato, è stata vista ricevere tanti auguri dai suoi colleghi per il suo compleanno.

gi

 
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