Il Brasile ha deciso di depenalizzare la cannabis per uso personale

Il Brasile ha deciso di depenalizzare la cannabis per uso personale
Il Brasile ha deciso di depenalizzare la cannabis per uso personale

I giudici della più alta corte brasiliana hanno votato martedì (25/06/2024) a favore della depenalizzazione del possesso di cannabis per uso personale, in un processo iniziato nel 2015 e che mantiene divisa la società brasiliana.

“Si è formata una maggioranza” per decidere “che il trasporto per consumo personale (di cannabis) costituisce un’azione illecita senza carattere penale”, ha sintetizzato il presidente della Corte Suprema Federale (STF), Luis Roberto Barroso.

La maggioranza è stata raggiunta dopo l’annuncio del voto favorevole del giudice José Antonio Dias Toffoli. Alla fine, su un totale di 11 giudici della STF, otto si sono pronunciati a favore e tre contro la depenalizzazione. Barroso ha precisato Viene comunque mantenuto “il divieto di consumo nei luoghi pubblici”.

La legislazione attuale, che risale al 2006, punisce chiunque “acquisti, depositi, trasporti o porti droghe per uso personale senza autorizzazione”, compresa la cannabis. Anche se le sanzioni sono leggere per i consumatori – che forniscono servizi alla comunità o partecipano a un programma educativo – la legge lascia alla discrezione dei giudici determinare se la persona che lo trasporta è un utente o un trafficante. Questi ultimi dovranno affrontare dure pene detentive.

I giudici hanno anche discusso in questo processo quale quantità di cannabis dovrebbe essere stabilita per differenziare il consumatore dal trafficante. Anche se la maggioranza dei magistrati ha votato a favore della definizione di un limite per i consumatori, ci sono state differenze sulle quantità, che vanno dai 25 grammi ai 60 grammi. Questa decisione, secondo Barroso, sarà annunciata il 26 giugno.

Il processo risponde ad un ricorso presentato dalla difesa di un detenuto condannato per aver nascosto tre grammi di cannabis nella sua cella. Nel 2023, spiegando il suo voto favorevole, il giudice Alexandre de Moraes aveva condannato duramente la legge antidroga esistente, che consente di punire soprattutto “i giovani, soprattutto i neri non istruiti, che vengono trattati come trafficanti di droga per il possesso di piccole quantità”.

Una volta concluso questo processo, tutte le istanze giudiziarie dovranno seguire la soluzione adottata dalla STF nel giudicare i casi relativi al possesso di cannabis.

La questione è però molto controversa in Brasile, dove le organizzazioni conservatrici si oppongono fermamente alla depenalizzazione delle droghe e parallelamente al Congresso avanza un’iniziativa contraria alla decisione della STF.

Il Senato, con maggioranza conservatrice, ha approvato nell’aprile 2024 un progetto che introduce nella Costituzione il reato di possesso di droga indipendentemente dalla quantità. L’emendamento dovrà ora essere discusso alla Camera dei Deputati.

 
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