Il presidente cinese ha osservato che quest’anno ricorre il 45° anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due paesi e ha invitato ad aiutarsi a vicenda per avere successo invece di danneggiarsi a vicenda o impegnarsi in una competizione distruttiva.
Xi ha sostenuto di “onorare le parole con le azioni, piuttosto che dire una cosa e fare il contrario”. (Foto: PL)
Questo venerdì il presidente cinese Xi Jinping ha esortato gli Stati Uniti a ricercare interessi comuni, rispettare le differenze e non competere, durante un incontro a Pechino con il segretario di Stato americano, Antony Blinken.
Il presidente ha osservato che quest’anno ricorre il 45° anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due paesi e ha invitato ad aiutarsi a vicenda per avere successo invece di danneggiarsi a vicenda o impegnarsi in una competizione distruttiva.
Xi ha sostenuto di “onorare le parole con i fatti, invece di dire una cosa e fare il contrario”, ricordando i tre principi fondamentali che dovrebbero guidare i legami bilaterali: rispetto reciproco, convivenza pacifica e cooperazione reciprocamente vantaggiosa.
“Ho detto molte volte in passato che il pianeta è abbastanza grande da accogliere lo sviluppo comune e la rispettiva prosperità di Cina e Stati Uniti”, ha aggiunto.
In questo senso, ha esortato ciascuno a vedere lo sviluppo dell’altro “in una luce positiva” affinché la relazione si stabilizzi, migliori e avanzi.
Xi Jinping ha riconosciuto alcuni progressi nei legami bilaterali dopo il suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lo scorso novembre, ma ha messo in guardia sulle questioni in sospeso che richiedono maggiori sforzi.
Blinken conclude oggi un’agenda di tre giorni che lo ha portato prima a Shanghai dove ha incontrato le autorità di quella città, insegnanti, studenti e uomini d’affari.
La visita avviene in un contesto di rinnovate tensioni tra le due parti a causa dei disaccordi commerciali, delle sanzioni statunitensi contro le aziende cinesi, nonché dell’ingerenza di Washington a Taiwan, del dispiegamento di missili nelle Filippine e della sua ingerenza nelle tensioni nel Mare meridionale.
Meno di un mese fa, infatti, la responsabile del Commercio, Janet Yellen, era arrivata in Cina con l’intento di affrontare il conflitto commerciale esacerbato dalle preoccupazioni del Paese nordamericano per un presunto eccesso di capacità cinese e dallo sgomento di Pechino per la politicizzazione delle questioni economiche da parte di gli Stati Uniti.
