Boeing ha perso 355 milioni di dollari a causa dell’esplosione della porta durante un volo

Boeing ha perso 355 milioni di dollari a causa dell’esplosione della porta durante un volo
Boeing ha perso 355 milioni di dollari a causa dell’esplosione della porta durante un volo
Alicia Utrera

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24 aprile 2024

Un incidente con una porta del Boeing 737 modello Max 9 durante un volo ha avuto gravi ripercussioni finanziarie per l’azienda aerospaziale e per la United Airlines. L’incidente, avvenuto a gennaio, ha causato un calo dei ricavi per Boeing, che ha registrato una perdita di 355 milioni di dollari nel primo trimestre dell’anno. Questa cifra segna una diminuzione dell’8% delle entrate, per un totale di 16,6 miliardi di dollari.

Cosa dovresti sapere. Questa battuta d’arresto ha colpito anche la United Airlines, che nello stesso periodo ha subito perdite per 200 milioni di dollari a causa del fermo degli aerei. La performance complessiva dello United è stata descritta come “forte”, nonostante abbia riportato una perdita netta di 124 milioni di dollari nel trimestre.

  • Dave Calhoun, presidente e CEO di Boeing, ha affermato che le perdite riflettono le misure immediate adottate dalla società per ridurre la produzione del 737 e migliorarne la qualità. L’azienda ha dovuto affrontare sette trimestri consecutivi di perdite finanziarie, aggravate dalle carenze di qualità della produzione rilevate dalla Federal Aviation Administration (FAA). Queste carenze hanno impedito alla Boeing di aumentare la propria produzione.
  • La FAA ha intrapreso un’azione rigorosa, inclusa la messa a terra temporanea di 171 aerei che condividevano il design problematico delle porte, di cui 79 erano United. Il controllo approfondito della FAA su Boeing ha influenzato anche la consegna di nuovi aerei, compreso un ritardo nella certificazione e nella consegna del 737 Max 10, una versione più grande che United aveva ordinato nel 2017.
  • Questo episodio ha costretto alle dimissioni Stan Deal, capo delle compagnie aeree commerciali della Boeing, e anche Calhoun dovrebbe dimettersi entro la fine dell’anno. Le compagnie aeree interessate, tra cui Alaska e United, hanno dovuto cancellare migliaia di voli e trovare aerei alternativi per gestire la situazione e ridurre al minimo i disagi alle loro operazioni.
 
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