La Cina avverte: “Chi tenta di separare Taiwan dalla Cina finirà per autodistruggersi”

La Cina avverte: “Chi tenta di separare Taiwan dalla Cina finirà per autodistruggersi”
La Cina avverte: “Chi tenta di separare Taiwan dalla Cina finirà per autodistruggersi”

Bangkok, 2 giugno (EFE).- Il ministro della Difesa cinese Dong Jun ha avvertito questa domenica che i “separatisti taiwanesi” e le “forze straniere” che spingono verso l’indipendenza di Taiwan dalla Cina finiranno per “autodistruggersi”.

“Quello che stanno facendo è promuovere l’indipendenza di Taiwan nel tentativo di contenere la Cina. Queste sono azioni dannose che stanno mettendo Taiwan in una situazione pericolosa”, ha detto Dong durante un discorso a Singapore, dove sta partecipando al forum sulla sicurezza Shangri-La Dialogue. IL.

“Ci impegniamo per una riunificazione pacifica, ma la situazione viene costantemente erosa dai separatisti e dalle forze straniere”, ha sottolineato Dong senza citare gli Stati Uniti.

Cina e Usa mantengono divergenze riguardo all’autonomia e allo status di Taiwan, che Pechino considera una provincia ribelle che non esclude un’invasione, mentre gli Stati Uniti sono impegnati a difenderne l’autonomia.

A maggio, l’esercito cinese ha effettuato grandi manovre militari sulla terra e nell’aria che hanno praticamente circondato l’antica Formosa, azioni condannate sia all’interno che all’esterno di Taiwan.

Dong, che venerdì ha incontrato il suo omologo americano Lloyd Austin, parallelamente al forum di difesa nella città-stato asiatica, ha assicurato che le forze straniere “interferiscono” attraverso le leggi e la vendita di armi, oltre a mantenere “contatti con ufficiali illegali” “.

Mentre ha accusato il Partito democratico progressista, al governo e vincitore delle elezioni di maggio, di “cancellare” l’identità cinese di Taiwan e di “tagliare i legami storici, sociali e culturali” con Pechino.

“Il pericolo di una divisione nazionale esiste (…) La Cina agirà con risolutezza per evitare ogni tentativo di indipendenza”, ha rimarcato l’ufficiale militare cinese.

Un altro tema caldo, su cui anche Pechino e Washington hanno posizioni opposte, è la crescente tensione sulla sovranità nel Mar Cinese Meridionale tra la Cina e alcuni paesi del Sud-Est asiatico, comprese le Filippine.

Nel corso del suo discorso, Dong ha sottolineato che “alcuni paesi” stanno diffondendo “false storie” nel suddetto mare e stanno schierando illegalmente missili nella regione, senza però menzionare espressamente le Filippine e gli Stati Uniti.

“Alcune potenze stanno aumentando la loro presenza nell’area (del Mar Cinese Meridionale). Qual è lo scopo? Vengono a mantenere la pace o a fomentare disordini?” ha commentato il ministro, in un velato riferimento ad una maggiore collaborazione tra Manila e Cina? Washington, che nel 2023 ha accettato di espandere il numero delle basi americane nel Paese asiatico.

Dong ha inoltre assicurato che la Cina non ha mai usato la forza, nonostante il fatto che le navi cinesi abbiano sparato con idranti contro navi filippine in diverse occasioni nelle acque contese del Mar Cinese Meridionale, come mostrano le immagini diffuse da Manila. EFE

nc-grc/enb (

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