Di Harry Robertson
LONDRA, 20 giugno (Reuters) – Il dollaro è salito giovedì, mentre il franco svizzero e la sterlina sono crollati, in una giornata impegnativa di riunioni delle banche centrali che ha tenuto con il fiato sospeso i trader valutari.
* L’indice del dollaro, che confronta la valuta statunitense con un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,2%, a 105,42, dopo dieci giorni di volatilità in cui l’economia americana ha dato segnali contraddittori e i mercati europei sono stati scossi dall’incertezza politica francese.
* Al rialzo della valuta statunitense hanno contribuito il calo della sterlina dopo l’annuncio della politica monetaria della Banca d’Inghilterra, e del franco svizzero dopo che la Banca nazionale svizzera ha abbassato i tassi di interesse all’1,25%, dopo il taglio di marzo.
* La sterlina è scesa dello 0,2% a 1,2691 dollari dopo che la Banca d’Inghilterra ha votato 7 a 2 per lasciare invariato il suo tasso di interesse principale, anche se alcuni politici hanno affermato che la decisione di non tagliare è stata “finemente bilanciata”.
* Il dollaro, nel frattempo, è salito dello 0,6% a 0,8894 franchi, poiché la valuta svizzera è scesa dai massimi di tre mesi dopo il taglio dei tassi, che è arrivato con le previsioni che prevedevano un ulteriore calo dell’inflazione fino all’1,1% nel 2025.
* Altrove, la corona norvegese ha toccato i massimi di quattro mesi contro l’euro dopo che la Norges Bank ha mantenuto i tassi al 4,25%, il livello più alto in 16 anni.
* L’euro è sceso al livello più basso dalla fine di gennaio contro la corona, attestandosi a 11,2777. Successivamente è sceso dello 0,5%.
* Il dollaro americano è aumentato la scorsa settimana, mentre l’euro è sceso al livello più basso dal 1° maggio, poiché i mercati temevano che il tentativo del presidente francese Emmanuel Macron di indire elezioni parlamentari potesse aprire la strada all’estrema destra o all’estrema sinistra al potere.
* I mercati sono stati più calmi questa settimana. Il dollaro è caduto dopo che i dati di martedì hanno mostrato che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono state inferiori alle attese a maggio, aggiungendo alcuni segnali che l’economia sta rallentando e potrebbe consentire alla Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse a settembre. Tuttavia, altri dati hanno mostrato che la produzione manifatturiera è aumentata lo scorso mese.
* Giovedì l’euro è sceso nuovamente dello 0,16% rispetto al dollaro, a 1,07285 dollari, ma ancora al di sopra del minimo di sei settimane di 1,0667 dollari raggiunto venerdì.
* Lo yen giapponese è sceso al livello più basso dal 29 aprile, quando le autorità giapponesi hanno lanciato l’ultima serie di interventi per sostenere la valuta. Il dollaro è salito a 158,47 yen, per poi tagliare i guadagni allo 0,2%, a 158,41 yen.
(Segnalazione di Harry Robertson, segnalazione aggiuntiva di Samuel Indyk; Montaggio in spagnolo di Ricardo Figueroa)