Progettano che il gas Vaca Muerta abbia “un sigillo distintivo”

Progettano che il gas Vaca Muerta abbia “un sigillo distintivo”
Progettano che il gas Vaca Muerta abbia “un sigillo distintivo”

Organizzato dal governo di Neuquén, questo 15 luglio a partire dalle 9.30 la giornata avrà luogo “Vacca morta Net Zero” presso il Centro Culturale Cutral Co. È stato istituito per dibattere in uno spazio sul percorso che la produzione non convenzionale di Neuquén ha verso la neutralità del carbonio.

La presentazione ha avuto luogo questo giovedì alla presenza del sindaco Ramón Solano Rioseco e del ministro delle Infrastrutture della provincia Rubén Etcheverry.

Etcheverry, lo ha spiegato per Per garantire la neutralità del carbonio, vengono solitamente menzionati quattro assi di intervento e raccomandazioni: efficienza dei processi, degli input e delle materie prime; promuovere soluzioni basate sulla natura, come mantenere indisturbate le foreste e le aree protette; effettuare pratiche agricole di conservazione o silvicoltura per la cattura del carbonio; miglioramenti tecnologici; e cambiamenti dirompenti.

Da parte sua Rioseco ha spiegato che “in un mondo così complesso, contaminato e con tanti rischi ambientali, Dobbiamo affrontare nuove alternative energetiche pulite. È lì che va il futuro e noi della nostra comunità siamo stati in grado di avanzare in questi primi passi e invitiamo anche tutte le aziende per questa giornata”.

Neuquén ha preso atto di questi assi e sta già avanzando in alcuni di essi. Il governatore Rolando Figueroa ha annunciato che il 1° marzo, in apertura delle sessioni legislative, promuoverà a piano per generare “un sigillo distintivo” per il gas Vaca Muerta. “Dobbiamo generare il nostro sigillo per il nostro gas: zero emissioni di carbonio, che ci permetterà di raggiungere mercati molto esigenti come quelli europei con una qualità distintiva del gas”, ha affermato in quell’occasione.

All’inizio di questa amministrazione, il governo di Neuquén ha firmato un accordo con la società Vista per analizzare la fattibilità di compensare le emissioni di carbonio generate dall’attività degli idrocarburi attraverso la riconversione forestale delle foreste stabilite a Huinganco.

Attualmente il Ministero delle Infrastrutture sta lavorando alla Progetto Rete Blu, che consiste in acquedotti per portare l’acqua industriale ai pozzi petroliferi di Vaca Muerta e prevede di diventare in seguito una Rete Verde, con una rete di irrigazione alle estremità degli acquedotti. A questo proposito, il ministro Etcheverry ha ritenuto che “è fondamentale ridurre l’impatto idrico e anche l’impronta di carbonio, abbassare i costi e migliorare la sicurezza”.

Inoltre, il Ministero dell’Energia sta analizzando un progetto presentato da AESA – una società fornitrice di servizi di Vaca Muerta – per convertire parte dei rifiuti prodotti nell’estrazione del petrolio in “capsule” che possano essere utilizzate come pavimentazione sotto l’asfalto del nastro percorsi dei depositi.

 
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