In My Stuffed Reindeer hanno inventato un dettaglio molto importante sullo stalker che lei stessa smentisce.

In My Stuffed Reindeer hanno inventato un dettaglio molto importante sullo stalker che lei stessa smentisce.
In My Stuffed Reindeer hanno inventato un dettaglio molto importante sullo stalker che lei stessa smentisce.

La mia renna di peluche è un serie che sta facendo molto parlare di sé, sia per la novità del caso reale che affronta, sia per il fatto che il suo ideatore, sceneggiatore e protagonista, Riccardo Gaddessere vittima del famigerato caso di molestie.

Netflix sa dove girare quando si tratta di crimini veri, e la serie è sulla buona strada per diventare una delle più viste nella storia di Netflix, come vi abbiamo detto ieri, confermando il suo successo, anche se gran parte di essa è stata basata su controversie.

Ed è quello Fiona Harveyla donna che ha ispirato il personaggio di Marta Scott (Jessica Gunning) dentro La mia renna di pelucheè stato tremendamente critico nei confronti della serie fin dal primo momento, il che, d’altra parte, è normale, se teniamo conto di come viene rappresentata, se vera o no.

Harvey, infatti, sta valutando di intraprendere un’azione legale contro Netflix e Richard Gadd per diffamazione e per non aver detto tutta la verità nella serie.

La mia renna di pezza è una calamita controversa per Netflix

Tra gli elementi con cui è costruito il personaggio di Martha Scott ci sono i 4 anni e mezzo trascorsi in prigione per un precedente caso di molestie violente. Tuttavia, Fiona Harvey nega la veridicità di tale incarcerazione nelle dichiarazioni a Registrazione giornaliera.

Non sono stato in prigione. Non so da dove abbia preso quella cosa dei quattro anni e mezzo.” dice Harvey, il quale sottolinea anche che neanche la condanna a nove mesi mostrata alla fine di My Stuffed Reindeer è reale: “Non sono mai stato in prigione“.

I veri crimini di Netflix, e il genere stesso, tendono ad essere macchine per attirare polemiche, e La mia renna di peluche non è un’eccezione. La piattaforma si è già occupata di casi simili in Il corpo in fiamme O Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer.

Fiona Harvey, che sostiene di essere la vittima dell’intero caso, dice che racconterà la sua versione della storia in un’intervista su YouTube, quindi sembra che La mia renna di peluche non ha finito di essere al centro dell’attenzione. Curiosamente, tutto ciò è pubblicità per la serie Netflix.

 
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