L’architetto che progetterà il nuovo Astoria a Malaga sarà conosciuto questo giovedì, un anno dopo il lancio del concorso

L’architetto che progetterà il nuovo Astoria a Malaga sarà conosciuto questo giovedì, un anno dopo il lancio del concorso
L’architetto che progetterà il nuovo Astoria a Malaga sarà conosciuto questo giovedì, un anno dopo il lancio del concorso

Si è dovuto aspettare più di un anno da quando è stato lanciato il concorso per il progetto preliminare del nuovo spazio culturale e di spettacolo voluto dal Comune per l’area dove sorgevano i cinema Astoria Victoria finché, finalmente, questo giovedì si aprono le buste e si è noto chi sarà incaricato di elaborare il progetto definitivo.

La Direzione Urbanistica di Malaga ha convocato questo giovedì alle 10:30 il tavolo contrattuale in cui si apriranno le buste finanziarie e si conosceranno le proposte tecniche delle dieci squadre che sceglieranno di firmare il centro culturale.

Tra i dieci candidati a lasciare il segno nella trama, vecchie conoscenze di precedenti progetti nello spazio come José Seguí, Juan Manuel Sánchez La Chica o Alberto García Marín. Anche altre aziende ben note della città come Luis Machuca oppure lo studio Flow 81 e altri con progetti internazionali come lo studio di Barcellona Studio Barozzi Veiga. Le proposte sono le seguenti:

  • UTE DJarquitectura SL – Luis Machuca y Asociados, SLP, Manuel José Rodríguez Ruiz e Mechanism, Design and Calculation of Structures SL
  • Barozzi Veiga SLP Studio
  • UTE Estudio Seguí Arquitectura y Planning SL, Pereira Royo Arquitectos SL
  • SLP di architettura e gestione preferito
  • UTE Federico Soriano Peláez e Ruiz Barbarin Arquitectos SLP
  • FLOW81 Laboratorio di Architettura SLP
  • Francisco Guillén Ramírez y Asociados SL
  • UTE Justo Ruiz Granados, Pau Soler Serratosa e Lugar Arquitectura y Paisaje Arquitectos Asociados SLP
  • UTE Alberto García Marón, Juan Manuel Sánchez La Chica e Francisco Javier Terrados Cepeda
  • UTE Antonio García Bueno, Migueñ Ángel Gómez Casero e Fernando Suárez Corchete.

Dal Il 13 novembre si è riunito un gruppo di esperti (formato da Juan Jesús Suardíaz Pedrosa, capo dell’Assessorato Legale del Comune di Malaga, in qualità di Presidente del Comitato; Antonio Alvarez Gil, professore presso la Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Malaga; Rafael Godoy Nateras, membro del Teatro Cervantes di Malaga e Initiatives Audiovisuales SA; Francisco Pitarch Rodríguez, membro di Málaga Procultura; Luis Octavio Frade Torres, Architetto rappresentante del Collegio degli Architetti di Málaga, Natalia Muñoz Aguilar, Architetto Comunale, Responsabile della Sezione Progetti e Opere del Dipartimento di Architettura e Infrastrutture; la Direzione Municipale di Pianificazione Urbana del Comune di Malaga e Beatriz Matos Castaño, Dottore in Architettura presso lo Estudio Matos Castillo e Professoressa di Progetti presso l’Università Europea di Madrid UEM) preparare un rapporto da cui emerga un vincitore tra queste dieci proposte.

In questa partitura, il più requisito pesante È quello economico, che prende 40 punti sui 100 totali, a cui vanno aggiunti altri 10 punti legati alla qualità della squadra tecnica. C’è anche 24 punti che sono equamente divisi tra la possibilità di rendere visitabili i resti archeologici sottostanti l’edificio e altri 12 che avranno a che fare con il progettazione edilizia“in cui si terrà conto della volumetria”, ha indicato il Consiglio Comunale nel bando di gara.

Il resto, che riguarda la parte tecnica, è così distribuito: Fino a 14 punti del programma di funzionalità e uso concreto della danza e alcuni complementari. Fino a 6 punti con ottimizzazione costo totale dell’operazioneintegrazione di qualità, costo dei materiali, costo di manutenzione… E fino a 6 punti del sostenibilità e il comportamento energetico dell’edificio.

L’apertura del terzo bando di concorso, da cui sono emersi i nomi degli architetti, ha avuto luogo a metà novembre dello scorso anno, momento in cui si attende la deliberazione della presente relazione per individuare il vincitore del concorso per la redazione del progetto progetto preliminare, che è stato appaltato con un budget di 290.626,08 euro.

L’edificio avrà quattro piani – piano terra più tre – e con un’altezza minima di 18,5 metri, quindi sarà “sotto il limite di altezza” delle Casas de Campos, che sono circa 20 metri. Allo stesso modo, la superficie totale di Il terreno misura 1.356 mq e questo nuovo spazio, che disporrà di una sala polivalente dedicata alle arti dello spettacolo, di un centro congressi e di un centro coreografico, avrà una superficie costruita di circa 6.344 metri quadrati costruiti fuori terra, come risulta dal capitolato d’oneri del concorso.

Sala polivalente

Per quanto riguarda la sala polivalente, Il palco dovrà misurare 20 metri di larghezza e 11 metri di profondità. La sua altezza sarà di 14+4 metri (pettine), mentre l’altezza dell’imboccatura del palco sarà di sette metri e la larghezza sarà di 12 metri.

Allo stesso modo, La sua capacità totale sarà compresa tra 600 e 700 spettatori e la sua platea sarà costruita sotto forma di tribuna retrattile in modo che il pubblico possa rimanere in piedi, insieme agli anfiteatri ai piani superiori.

Anche la stanza avrà armadietti nella hall, servizi igienici su tutti i piani e guardaroba. Avrà inoltre un ambigú per il servizio di bevande e cibi freddi su uno o più piani e un magazzino e un’area di carico e scarico, al piano terra e con accesso diretto al palco. Inoltre disporrà anche di una cabina di proiezione insonorizzata di almeno 20 mq, di una sala dimmer e regia audio al terzo piano e spogliatoi individuali e collettivi con rispettivi servizi igienici al piano primo e secondo.

Centro Congressi

Quando i sedili della platea verranno arretrati, verrà lasciato un open space, sfruttando anche il piano del palco, creando Spazio sufficiente per posizionare stand nelle fiere di piccolo formato o tavoli in configurazione cabaret.

Allo stesso modo, creeranno quattro uffici per la gestione dei congressiche probabilmente sarà collocato al piano terra e una sala polivalente per formazione, incontri e workshop.

Centro Coreografico

Il Centro Coreografico sarà situato al terzo piano e avrà tre sale prove, uno grande di circa 150 mq e due medi di circa 60 mq. Inoltre, anche Avrà diversi spogliatoi individuali e collettivicon i rispettivi servizi igienici, e alcuni uffici, dove verrà svolta la gestione del centro coreografico.

 
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