Questa foto creata dall’intelligenza artificiale e diventata virale per aver vinto un concorso è stata appena venduta per migliaia di dollari

La famosa fotografia intitolata “L’elettricista (The Electrician)”, che un anno fa fece notizia per aver vinto il concorso Sony World Photography Award, è stato venduto per la cifra impressionante di 20.000 euro (poco più di 21.000 dollari).

Il premio venne poi rifiutato dallo stesso autore, Boris Elgadsenche ha rivelato che l’immagine era stata creata dall’intelligenza artificiale (AI), una sorta di prova definitiva che questa tecnologia era già in grado di ingannare anche i professionisti.


Un documentario di Netflix solleva il sospetto di aver utilizzato l’intelligenza artificiale per manipolare una storia criminale

Il produttore è stato vago sui dettagli sull’utilizzo o meno dell’intelligenza artificiale per modificare le foto.


Il prezzo dell’arte creata con l’intelligenza artificiale

“The Electrician” è un’opera dell’artista tedesco Boris Eldagsen e appartiene alla serie “Pseudomnesia: ricordi falsi (Pseudomnesia: False Memories)”, ideato per riprodurre uno stile fotografico tipico degli anni Quaranta. L’immagine è stata realizzata utilizzando l’intelligenza artificiale generativa e, infatti, si possono vedere alcuni dettagli, come gli occhi della donna in primo piano. Tuttavia, la giuria del Sony World Photography Award l’aveva selezionata come la migliore nella categoria Creative, ma lo stesso Eldagsen ha respinto il premio, affermando che “le immagini e la fotografia AI non dovrebbero competere tra loro per un premio come questo. Sono entità diverse. L’intelligenza artificiale non è la fotografia. Pertanto non accetterò il premio”.

Lo stesso Elgadsen riconosce sul suo sito web che le sue fotografie sono state create “come falsi ricordi di un passato che non è mai esistito, che nessuno ha fotografato”. E, infatti, il titolo stesso della raccolta “Pseudomnesia” suggerisce questa idea quando si fa riferimento al termine “pseudomemoria”, cioè la fabbricazione di ricordi o eventi mai accaduti che, in molti casi, come sottolinea la psicologia, viene utilizzata come meccanismo per colmare le lacune della memoria. “Queste immagini sono state concepite dal linguaggio e rieditate più di 20-40 volte utilizzando generatori di immagini AI, combinando tecniche da ‘ridipingere’sovraverniciatura E ‘sussurro tempestivog’”, indica l’autore.

Le tre tecniche citate da Elgadsen sfruttano l’intelligenza artificiale per migliorare una fotografia: da un lato, un restauro o inpittura dell’immagine in questione, compensando o rimuovendo le distorsioni in essa presenti; Midjourney ha una funzione chiamata “Vary”. Nel frattempo, il sovraverniciatura permette di aggiungere elementi generati dall’intelligenza artificiale a un’immagine frammentata per ottenerne una versione più completa; DALL-E sfrutta ampiamente questa funzionalità. E infine, il sussurro tempestivog, che consiste sostanzialmente nell’utilizzare istruzioni precise per ordinare al grande modello linguistico di eseguire determinati compiti, in questo caso chiedendogli di produrre una fotografia con determinate caratteristiche specifiche.

Gli avanzi” di Boris Elgadsen, parte della collezione Pseudomnesia: ricordi falsi.

Boris Elgadsen

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

NEXT Lorena Castell arreda il soggiorno della sua casa di campagna