“Mi interessa ciò che proviamo quando qualcuno muore perché è qualcosa che non abbiamo risolto.”

“Mi interessa ciò che proviamo quando qualcuno muore perché è qualcosa che non abbiamo risolto.”
“Mi interessa ciò che proviamo quando qualcuno muore perché è qualcosa che non abbiamo risolto.”


Libri svedesi John Ajvide Lindqvist hanno ispirato alcuni dei film fantasy e horror più interessanti degli ultimi decenni: Fammi entrare (2008) e il suo magnifico remake americano, o Confine (2018). A questi si aggiunge ora l’impressionante lungometraggio d’esordio della regista norvegese Thea Hvistendhal, che adatta l’omonimo romanzo di Lindqvist: Riposa in pace. Come gli altri due film citati, non è una proposta che abbraccia il cinema di genere aggrappandosi ai suoi tropi o alle sue convenzioni.

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