![Secondo i media, l’Egitto ritiene Israele “pienamente” responsabile della chiusura del valico di Rafah](https://it.eseuro.com/temp/resized/medium_2024-06-02-f2edd07aad.jpg)
Il Cairo, 2 giugno (EFE).- L’Egitto ha ritenuto Israele “pienamente” responsabile questa domenica della chiusura del valico di Rafah, che collega l’Egitto con la Striscia di Gaza, e della conseguente cessazione dell’ingresso di aiuti umanitari nel sud della Palestina. enclave, dopo un incontro con i rappresentanti israeliani e statunitensi al Cairo.
Secondo la televisione di stato egiziana Al Qahera News – molto vicina all’intelligence egiziana – che cita una fonte di alto rango, la delegazione egiziana ha lanciato questa accusa nel corso dell’incontro tenutosi oggi e conclusosi senza risultati apparenti.
Allo stesso modo, l’Egitto ha insistito sulla necessità di lavorare “immediatamente” per consentire l’ingresso nella Striscia di almeno 350 camion di aiuti al giorno con tutti i tipi di prodotti di base, cibo e carburante, secondo la fonte.
L’incontro di questa domenica era inizialmente previsto per affrontare la riapertura del valico di Rafah, il principale punto di accesso per gli aiuti all’enclave palestinese e che è rimasto chiuso da quando le truppe israeliane hanno preso il controllo del valico il 7 maggio, con l’inizio della loro incursione nel Città palestinese con lo stesso nome.
La stampa egiziana, da parte sua, aveva già riferito in precedenza che l’Egitto aveva chiarito a Israele la sua “ferma posizione di non aprire il valico di Rafah finché Israele manterrà il controllo sul lato palestinese”.
Il flusso di aiuti a Gaza è stato notevolmente limitato in seguito all’inizio dell’operazione militare israeliana a Rafah e alla presa del lato palestinese del valico, che era l’unica uscita dall’enclave non controllata da Israele.
Da allora, gli aiuti sono arrivati solo attraverso il molo marittimo costruito dagli Stati Uniti sulla costa di Gaza o tramite lanci aerei in quantità ritenute insufficienti.
Di fronte a questa situazione, domenica scorsa l’Egitto ha iniziato a inviare camion con cibo e forniture mediche a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom, al confine con Israele.
Da allora, si stima che circa 600 camion siano entrati nell’enclave dall’Egitto, un numero molto limitato rispetto ai 500-600 che arrivavano quotidianamente a Gaza dal Paese nordafricano attraverso il valico di Rafah prima della guerra.
L’Egitto, nel cui territorio si accumulano grandi quantità di cibo e forniture mediche provenienti da diversi paesi e organizzazioni, ha ripetutamente rifiutato di collaborare con l’amministrazione israeliana di Rafah, dopo la sua presa da parte di Israele. EFE
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