L’Istituto di Idrologia, Meteorologia e Studi Ambientali (Ideam) ha confermato ufficialmente l’arrivo degli uragani nell’Atlantico, in gran parte del Mar dei Caraibi e nel Golfo del Messico per la stagione di quest’anno, che durerà fino al 30 novembre.
Secondo le previsioni si prevede una gamma compresa tra 17 e 25 tempeste con venti tra 60 e 120 km/ora, di cui alcune potrebbero trasformarsi in uragani.
L’analisi del National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti, supportata dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), nonché da varie istituzioni accademiche e scientifiche, ha indicato che la stagione degli uragani 2024 sarà più attiva del normale. La NOAA stima una probabilità dell’85% che questa stagione superi gli standard abituali.
Secondo Ideam, il Tavolo Tecnico ha lavorato intensamente con le autorità locali delle aree potenzialmente colpite, preparandole ad una risposta adeguata ai possibili eventi ciclonici.
A sua volta, l’ente ha osservato che “ciò ha comportato la realizzazione di seminari di sensibilizzazione, formazione, esercitazioni e revisioni logistiche, con l’obiettivo di garantire la preparazione delle comunità per qualsiasi emergenza che possa colpire direttamente o indirettamente il territorio”.
Ideam ha rivelato di aver seguito il Protocollo nazionale di allerta cicloni tropicali, a partire dallo stato informativo che prevede il monitoraggio costante delle condizioni oceanografiche e atmosferiche durante la stagione dei cicloni.
Il tavolo tecnico di allerta cicloni tropicali ha raccomandato al sistema nazionale di gestione del rischio di catastrofi, ai sindaci, ai governatori e alla comunità in generale di continuare a prepararsi per l’attuale stagione degli uragani.
Ha concluso che è di vitale importanza mantenersi informati attraverso i canali ufficiali, i social network e i siti governativi, per essere a conoscenza delle comunicazioni speciali che vengono emesse.
L’ente ha indicato che ciò consentirà di attivare in anticipo i necessari piani di emergenza e di contingenza, nonché di mantenere le azioni di preparazione per la risposta e la mitigazione del rischio in caso di arrivo di uragani.
