L’ascesa degli ultras non significa che avranno il controllo dell’UE | Il nuovo Parlamento europeo affronterà la guerra in Ucraina come una questione conflittuale

L’ascesa degli ultras non significa che avranno il controllo dell’UE | Il nuovo Parlamento europeo affronterà la guerra in Ucraina come una questione conflittuale
L’ascesa degli ultras non significa che avranno il controllo dell’UE | Il nuovo Parlamento europeo affronterà la guerra in Ucraina come una questione conflittuale

Da Roma

Sì, la destra è progredita in quasi tutta Europa, secondo i risultati delle elezioni che si sono concluse domenica nei 27 paesi dell’Unione Europea. Ma questo Ciò non sembra indicare che sarà l’estrema destra ad avere il controllo assoluto dell’Unione Europea.

Il gruppo parlamentare di maggioranza è il Partito Popolare Europeo (PPE), una sorta di Democrazia Cristiana di centro e centrodestra che ha ottenuto 185 seggi (su 720) e alla quale appartiene l’attuale presidente della Commissione Europea (Esecutivo Ue), la tedesca Ursula von der Leyen. E diversi media lo assicurano Ha vinto la “maggioranza Ursula”, suggerendo che l’avanzata della destra e dell’estrema destra non impedirà al PPE di allearsi con altri partiti come Socialisti, Renew Europe e Verdi.

L’alleanza dei Socialisti e Democratici (S&D) si è qualificata seconda, ottenendo 137 seggi. Di questa alleanza fa parte, tra gli altri, il Partito Democratico (centrosinistra) italiano, che nei risultati ha aumentato i suoi voti al 24,08% (22,74% nel 2019) e si è confermato il secondo partito del Paese. E questo nonostante in altri Paesi, come Germania e Spagna, i partiti progressisti non se la siano cavata molto bene e in Italia l’affluenza alle urne sia stata la più bassa di tutti i tempi, il 49,69% degli aventi diritto. Non è andata benissimo neanche il M5S che ha ottenuto il minor numero di voti dal 2013, il 10,3%.

Due alleanze di estrema destra. I Conservatori e Riformisti europei (ECR) e Identità e Democrazia (ID) hanno vinto 131 seggi al Parlamento, il primo 73 ed il secondo 58 posti. L’ECR è guidato dal partito Fratelli d’Italia (FDI) del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che in Italia ha ottenuto il 28,81% dei voti. A questa coalizione partecipa anche il partito di destra spagnolo Vox. che ha recentemente tenuto un incontro internazionale in Spagna alla presenza del presidente argentino Milei e online anche della Meloni. Nell’Id rientrano invece la Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National (Rassemblement National) della francese Marine Le Pen.

Alcuni hanno parlato della possibile alleanza tra ECR e ID ma i rapporti tra Salvini, attualmente ministro dei Trasporti e vice primo ministro italiano, e Meloni si sono complicati ultimamente, e I rapporti tra la Le Pen e la Meloni non sono mai stati troppo intensi anche se loro lo definiscono un “rapporto cordiale”.

La guerra in Ucraina

La difesa contro la minaccia russa e la guerra in Ucraina, il conflitto tra Israele e Palestina, la posizione dell’UE rispetto alle guerre esistenti in altre parti del mondo, l’inflazione e la ripresa economica, il malcontento nelle aree rurali, il cambiamento climatico e le questioni verdi e la transizione digitale, gli effetti dell’intelligenza artificiale, le migrazioni e i rapporti esteri con colossi come gli Stati Uniti o la Cina, saranno temi fondamentali nei prossimi cinque anni del Parlamento Europeo.

Ma da allora La guerra in Ucraina sta peggiorando sempre di più e non tutti i paesi dell’Unione Europea sono d’accordo su come affrontarlaquesto tema sarà uno dei più conflittuali che il nuovo Parlamento dovrà affrontare.

Dopo l’incontro dei ministri della difesa dell’Unione europea a maggio, l’alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell ha dichiarato in una conferenza stampa che all’interno del blocco europeo Ci sono alcuni Stati membri, come la Germania e l’Italia, che si oppongono fermamente all’attacco del territorio russo a causa del rischio di una guerra che peggiorerebbe la situazione.. Mentre altri Stati, come Estonia, Lituania e Paesi Bassi, chiedono che vengano rimosse le limitazioni alle forze ucraine.

Le divisioni su questo tema hanno a che fare anche con i rapporti che il presidente russo Vladimir Putin ha avuto e ha con i politici europei. Uno di essi è il primo ministro ungherese di estrema destra, Viktor Orban, leader del partito ultranazionalista Fidesz. Orban ha ostacolato sia l’invio di aiuti all’Ucraina sia il blocco dei fondi russi che si trovavano nell’UE. Un altro “amico” di Putin è il primo ministro slovacco, Robert Ficoche recentemente ha subito un’aggressione, che lo difende dicendo che “è stato demonizzato” dall’Occidente e che l’Ucraina dovrebbe deporre le armi e accettare un accordo di pace.

Tra i partiti di estrema destra che difendono Putin figura, tra gli altri, l’Alternativa tedesca per la Germania (AfD)., il Partito della Libertà austriaco, il Rassemblement National di Marie Le Pen e la Lega di Salvini. Sia Le Pen che Salvini, su alcuni media, sono accusati di aver ricevuto fondi dalla Russia che avrebbero finanziato i loro partiti. Tutto questo prima della guerra in Ucraina. Ma non sono note indagini che approfondiscano questi argomenti. Salvini si è dichiarato favorevole alla pace in Ucraina.

Clamorosa vincitrice delle elezioni europee del 2019, la Lega di Salvini ottenne allora il 34,26% dei voti. Ora è crollato, raggiungendo solo il 9,1%, anche meno del suo alleato e concorrente nell’attuale governo italiano, Forza Italia, che ha ottenuto il 9,7%.

Il nuovo parlamentare che è in carcere

Ilaria Salis è un’insegnante di 39 anni della città di Monza, nel nord Italia, che si trovava in Ungheria, a Budapest, quando è stata arrestata accusata di aver aggredito due neonazisti durante una manifestazione per le strade di Budapest. Da quel momento, nel febbraio 2023, si trova nel carcere di Budapest. Quando comparve durante il processo, la mostrarono incatenata sia per i piedi che per le mani, come una grande criminale. Il governo italiano ha cercato di convincere il governo ungherese a rilasciarla o a trattenerla in Italia, ma senza successo. Il leader del partito della sinistra italiana, Nicola Frantoiani, pensava che se fosse stata proposta come candidata per l’Unione europea avrebbe potuto essere rilasciata, se ovviamente fosse stata eletta. In effetti, è stata eletta, quindi ora bisognerà aspettare che la sua elezione venga confermata, un processo che ogni candidato dovrà seguire dopo i risultati. E poi si vedrà se potrà essere trasferito o come potrà essere trasferito in Italia, visto che i deputati godono dell’immunità parlamentare dopo un certo tempo. EhiLaria Salis, insieme alla Meloni e alla leader del Pd, Elly Schlein, sono diventate le tre principali protagoniste di queste elezioni in Italia.

Elezioni comunali in Italia

Lo scorso fine settimana in Italia sono andati alle elezioni più di 3.600 comuni in tutto il Paese. I comuni eleggono i sindaci e il consiglio comunale. Inoltre, la regione Piemonte (nord del paese) ha eletto il proprio presidente e il consiglio regionale. È stato rieletto l’attuale presidente Alberto Ciro, candidato sostenuto dai partiti dell’alleanza di governo Meloni, FdI, Lega e Forza Italia.

Nei comuni di città importanti come Firenze, Bari, Cagliari, Reggio Emilia, Modena, Bergamo, Pesaro, tra le altre, curiosamente si è registrata un’avanzata del centrosinistra, contraddicendo i risultati delle elezioni europee. Delle 28 città pubblicate dal quotidiano romano La Repubblica e sulla base dei dati ufficiali, in 15 di essi il candidato del centrosinistra ha ricevuto più voti del candidato del centrodestra. Ma ciò non significa che questi candidati verranno proclamati sindaci perché se non superano il 50% dei voti, i due candidati più votati dovranno passare al secondo turno.

Nei comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti, le elezioni dei sindaci prevedono la possibilità di un ballottaggio se un candidato a sindaco non ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi. Nei comuni che contano meno di quindicimila abitanti è sufficiente la maggioranza semplice, cioè viene proclamato sindaco il candidato che ha ottenuto più voti. Forse martedì si conoscerà lo scrutinio complessivo degli oltre 3.600 comuni.

 
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