Chi è il generale Juan José Zúñiga, l’ex comandante alla guida della rivolta militare in Bolivia?

Chi è il generale Juan José Zúñiga, l’ex comandante alla guida della rivolta militare in Bolivia?
Chi è il generale Juan José Zúñiga, l’ex comandante alla guida della rivolta militare in Bolivia?

16:02

La situazione politica in Bolivia si è intensificata con l’arrivo di numerose unità militari al Palazzo della Pace nella capitale del paese, in quello che sembra essere l’inizio di un possibile colpo di stato. Il presidente Luis Arce ha denunciato attraverso le sue reti il ​​pericolo che corre la democrazia di questa nazione quando truppe militari e carri armati si sono schierati questo mercoledì davanti alla sede del governo boliviano a La Paz e hanno tentato di abbattere una porta del palazzo presidenziale.

I fatti accadono dopo la destituzione del comandante dell’Esercito, generale Juan José Zúñiga, dopo alcune dichiarazioni provocatorie contro l’ex presidente Evo Morales. Zúñiga aveva espresso la sua contrarietà alla candidatura di Morales per le elezioni del 2025, che gli sarebbe costata la carica.

Il conflitto è iniziato lunedì, quando Zúñiga ha dichiarato alla televisione pubblica boliviana che Morales “non può più essere presidente di questo Paese”. In segno di sfida ai suoi limiti di soldato, Zúñiga ha dichiarato che non avrebbe permesso a Morales di “calpestare la Costituzione e disobbedire al mandato del popolo”. Inoltre, ha assicurato che le Forze Armate sono “il braccio armato del popolo, il braccio armato del Paese”.

Questo mercoledì Zúñiga, che guida la rivolta militare nell’emblematica Plaza Murillo a La Paz, è arrivato accompagnato da un folto gruppo di soldati. Laggiù Ha dichiarato ai media che “recupereremo questa Patria” ed ha espresso il suo disagio assicurando che: “Basta impoverire la nostra Patria, basta umiliare i militari. “Siamo venuti per esprimere il nostro fastidio”.

La presa di Plaza Murillo da parte dei militari ha aumentato la tensione, mentre si attende una risposta ferma da parte del governo Arce.. L’incertezza aumenta la possibilità di un maggiore conflitto tra le forze fedeli al governo e i seguaci di Zúñiga, sollevando preoccupazione tra la popolazione boliviana.

La comunità internazionale osserva da vicino la crisi in Bolivia. Diversi paesi e organizzazioni internazionali si sono espressi ed hanno espresso la loro preoccupazione per la stabilità democratica del paese, respingendo i fatti.

L’ex presidente Evo Morales, già amico dell’attuale presidente Luis Arce, Ha avvertito che se queste azioni non fossero sconfessate dal Comandante in Capo delle Forze Armate, dal Ministro della Difesa, dal Presidente e dal Capitano Generale delle Forze Armate, ci troveremmo di fronte ad un “auto-colpo di stato”.

Questo scambio avviene in un contesto di crescenti tensioni tra Morales e Arce. Ex alleati, che ora si affrontano in una disputa di potere. Arce ha denunciato in diversi discorsi che si stava preparando un “colpo di stato morbido” per abbreviare il suo mandato, accusando implicitamente Morales.

Nel frattempo, la popolazione boliviana e la comunità internazionale attendono con attenzione lo sviluppo di questa crisi che rischia di destabilizzare il Paese.

 
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