Il libro delle Crociate

Il libro delle Crociate
Il libro delle Crociate

Francisco J. Bocero de la Rosa dimostra un vero coraggio con il suo nuovo lavoro “Non era nel mio libro Storia delle Crociate”perché cambia radicalmente registro rispetto al suo due romanzi storici precedente: ‘La sconfitta’ (2007), ambientato nei giorni precedenti il Battaglia di Bailen nel 1808 e “L’ultimo sogno del re” (2020), una vibrante narrazione degli ultimi giorni di regno di Ferdinando VI.

Intrepido, ha detto, nell’uscire dalla zona di comfort e dal rifugio che l’universo della narrazione offre. Allontanarsi dalle licenze della finzione per affrontare la realtà di un tempo passato con la precisione e il rigore richiesti dallo studio e dall’analisi delle fonti documentarie storiche richiede qualità che Francisco J. Bocero ha raggiunto. combinare brillantementevale a dire: chiarezza espositiva, struttura e linguaggio diretto e informativo.

IL Casa editrice Almuzaraimmerso nello splendore del suo ventesimo anniversario e autore sia di questa pubblicazione che dei due romanzi precedentemente citati, dimostra ancora una volta il successo e l’impegno della casa andalusa a favore del diffusione della conoscenza storica in modo accessibile e rigoroso. Sono molti gli amanti della storia debitori a questa casa editrice andalusa, con sede a Córdoba. Attraverso accurato e scelta selettiva delle fonti storiche, sia primario che secondario, Bocero de la Rosa articola una narrazione avvolgente sulla storia molto complessa del Crociate cristiane nel Medioevo. Il libro, quindi, è limitato tra l’XI e il XIII secolo, precisamente a partire dal Consiglio di Clermont come fattore scatenante per l’appello alla prima crociata sotto il pontificato di Urbano IIfino al caduta di acri nel 1291 sotto “una luna di sangue”, considerata simbolicamente la fine delle crociate.

Nelle sue 288 pagine, il motiviCOSÌ religiosi ma anche politici, che ha incoraggiato il Papa a sostenere questa iniziativa, così come il fervore religioso che si è acceso tra le masse di tutta Europa; ma anche le ambizioni politiche e personali di sovrani, nobili e vassalli, motivate in numerose occasioni dalla semplice necessità di raggiungere un fortuna sfuggentee forse il gloria del cielo. Lui approccio critico dell’autore in tutto il libro ci mostra chiaramente che le crociate furono molto più di un semplice confronto religioso tra cristiani e musulmani. IL interessi incrociatimai meglio dirlo, erano tanto numerosi quanto diversi.

Forse la cosa più notevole del libro di Bocero de la Rosa è che non sottopone il lettore a un’erudizione insormontabile. IL la selezione dei personaggi principali e secondari è molto accurata per costruire a storia piacevole di quali erano i Crociate cristiane in Medio Oriente. Il testo è accompagnato da riproduzioni di incisioni, ritratti e, naturalmente, una cronologia e mappe tanto necessarie che localizzino rapidamente il lettore.

Inoltre, il giornalista cordovano non si tira indietro davanti agli episodi più cupi che si scatenarono durante e durante le crociate, come i massacri di ebrei, gli intrighi di palazzo e i clamorosi tradimenti, nonché le lotte interne da entrambe le parti. Stando così le cose, ci fornisce a visione equilibrata e critica delle crociateevitando non solo l’idealizzazione di una scena che affascina tutti allo stesso modo, ma costruendo anche un approccio critico cruciale per comprendere oggettivamente tutta la complessità e l’ambiguità morale che poggiano su questo capitolo della storia medievale.

In breve, la lettura di “Questo non era nella mia storia delle crociate” dovrebbe essere altamente raccomandata a chiunque sia interessato a comprendere non solo le crociate cristiane in Terra Santa, ma anche le complesse interazioni tra religione, politica e cultura che continuano. risuonare nel mondo contemporaneo.

“Quello non era nel mio libro Storia delle Crociate.”

Autore: Francisco Bocero de la Rosa.

Editoriale: Pranzo Cordova, 2024.

 
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