Guillermo Francos ha chiesto a Pedro Sánchez di licenziare il ministro che aveva offeso Javier Milei

Guillermo Francos ha chiesto a Pedro Sánchez di licenziare il ministro che aveva offeso Javier Milei
Guillermo Francos ha chiesto a Pedro Sánchez di licenziare il ministro che aveva offeso Javier Milei

La tensione diplomatica tra Argentina e Spagna si intensifica dopo le dichiarazioni del Ministro degli Interni argentino, Guillermo Francosche ha chiesto che il presidente Pedro Sanchez Chiedere le dimissioni al ministro che ha offeso Javier Milei.

“Mi sembra scandaloso. Ho sentito questo tipo di presa di posizione di quest’uomo e mi sembra un irresponsabile. È una mancanza di rispetto di tale portata, da parte di un membro del gabinetto del presidente Sánchez. Non voglio impegnarsi nel governo spagnolo, ma se fossi presidente gli chiederei di dimettersi”, ha detto. Franchi durante un’intervista con Radio Mitre.

Il conflitto è iniziato dopo le dichiarazioni del ministro dei Trasporti spagnolo durante una tavola rotonda a Salamanca, che hanno provocato una forte risposta da parte del governo argentino, generando uno scambio di dichiarazioni che rischia di incidere sulle relazioni bilaterali.

Sotto accusa il ministro spagnolo Milei di ingestione di sostanze, cosa che ha suscitato una dura risposta da parte del governo argentino, che ha attaccato Sánchez e il suo governo.

Il comunicato ufficiale del governo argentino critica duramente il presidente Sánchez, accusandolo di mettere a rischio l’unità del Regno e di adottare politiche che danneggiano la classe media, provocando una rapida risposta da parte del Ministero degli Affari Esteri spagnolo.

Nel mezzo di questo conflitto, il ministro Franchi Ha ratificato la sua fiducia nell’approvazione della Legge sulle Basi al Senato, nonostante le divergenze con alcuni governatori peronisti, sottolineando l’importanza della legge per le province e il suo potenziale per generare investimenti e occupazione.

D’altra parte, Franchi Ha fatto riferimento anche allo sciopero generale indetto dalla CGT contro la Legge sulle Basi. Ha indicato che si tratta di uno “sciopero politico”, forse “un po’ ingiustificato”.

“L’Argentina era in crisi quando siamo saliti al governo e oggi comincia a dare segni di vita, non solo per il sostanziale calo dell’inflazione che si registra mese dopo mese, ma anche perché si comincia a generare una crescita dell’attività , qualcosa che ritornava da molti mesi. Se cominciamo a sommare tutti i segnali positivi dell’economia, l’offerta di mutui e il numero di persone che si avvicinano alle banche che hanno offerto questi prestiti, sicuramente ciò genererà una riattivazione economica”, ha aggiunto il funzionario.

 
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