Questo giovedì sera ha avuto luogo la chiusura dell’ex Ministero delle Donne, ha riferito il portavoce presidenziale Manuel Adorni, attraverso i suoi social network.
Secondo il comunicato ufficiale: “In linea con il mandato del presidente Javier Milei di ridurre le dimensioni dello Stato e delle organizzazioni politicizzate, nel dicembre 2023 il Governo nazionale ha ordinato che il Ministero delle Donne, del Genere e delle Diversità fosse trasformato in un Sottosegretariato mentre è stata completata la sua chiusura”. “Questa dipendenza è passata nell’orbita del Ministero della Giustizia e oggi la sua eliminazione definitiva è stata risolta”, si legge nel documento.
“Questo organismo è stato creato e utilizzato dalla precedente amministrazione per scopi. politici-partigiani, per propagare e imporre un programma ideologico, assumere attivisti e organizzare dibattiti ed eventi. Nessuna delle loro azioni ha portato ad una riduzione del tasso di criminalità”, chiarisce il messaggio e aggiunge che “al contrario, il popolo argentino ha testimoniato la sua parzialità ideologica nella difesa discriminatoria delle vittime”.
“A seguito dell’audit interno del Ministero, è stato rilevato che nell’area del sottosegretario al Genere c’era una chiara sovrapposizione di funzioni con diverse agenzie governative che si dedicano allo stesso compito”, avverte il testo. “Ciò – ha aggiunto – ha comportato un’eccessiva manutenzione degli edifici, delle strutture e di oltre 800 dipendenti, con diverse retribuzioni”. “Soldi di cui lo Stato argentino non dispone”, sottolinea il comunicato.
“Questa decisione risponde al nostro impegno per la trasformazione, l’efficienza e la riduzione dello Stato, continuando sempre con la difesa e la protezione dello Stato contro la violenza”.”, conclude il messaggio.