Con il decreto n. 708 del 3 giugno, il Potere Esecutivo ha stabilito un adeguamento salariale per il personale di polizia e penitenziario della provincia. Si tratta di un aumento del 19% per il trimestre aprile – giugno 2024, che sarà pagato in tre fasi. La prima sarà retroattiva ad aprile del 10%; La seconda entrerà in vigore da maggio e comporterà un aumento del 5% e la terza dal 1° giugno di un 4% in più. I miglioramenti si applicheranno allo stipendio base, così come ai restanti concetti registrati nelle rispettive ricevute salariali e prendendo come base di calcolo gli stipendi del mese di marzo. Va notato che a metà maggio era stato concesso un aumento del 6% in vista dei futuri aumenti, di cui ora si tiene conto per raggiungere il 10% menzionato in aprile e concesso con questo nuovo decreto.
Secondo il decreto, bisogna garantire che l’aumento percentuale trimestrale “non sia inferiore alla somma netta di 75.000 pesos”. In caso contrario, per raggiungere tale cifra verrà corrisposta una somma fissa non remunerativa e non premiabile che sarà assorbibile da futuri aumenti.
Con questa nuova ricomposizione salariale vengono modificate le basi per tutti i ranghi della polizia e delle carceri. Nel primo caso, la base del Sottufficiale, ultimo anello della scala, salirà da giugno a 85.787 pesos, mentre quella dell’Ufficiale a 100.085; e il subispettore, a 148.627 pesos. All’estremo opposto, il direttore generale, la posizione più alta nella gerarchia, avrà uno stipendio base di 902.333 pesos a partire da giugno.
Nelle premesse, il decreto precisa che la decisione è adottata “nell’ambito delle intese paritetiche proposte per il recupero del potere retributivo dei dipendenti pubblici nei diversi settori della Pubblica Amministrazione provinciale”, e “tenendo conto dell’evoluzione della situazione risorse della Tesoreria Provinciale”.
Si registra inoltre che opportunamente, con decreto del 20 maggio, era stato concesso un aumento del 6% a partire dal mese di aprile in funzione dei futuri orientamenti retributivi stabiliti in accordi congiunti con i diversi settori dei lavoratori della Pubblica Amministrazione.
