Intanto Reale ha evidenziato in un’intervista a RADIO ANDINA che “l’approvazione del management è inferiore, al 47%”. E ha aggiunto che “il margine di tolleranza continua a correre rispetto al tempo che è disposto ad attendere affinché il Governo faccia bene”.
Riferendosi a accettazione del presidente nella provincia di Mendoza; Si attesta al 62% e conferma di essere la provincia più “mileista”, anche se in calo del 4,4% rispetto alla misurazione precedente. Va però ricordato che a Mendoza Milei ha vinto il ballottaggio con circa il 72%.
La valutazione del presidente della Provincia secondo Reale, Si differenzia parecchio da quello proposto dall’altro consulente di Mendoza, Santiago Aléil cui studio ha rivelato un’accettazione del 45% a Mendoza.
Quanto alle preoccupazioni, Reale avverte che “per la prima volta dopo molti anni l’inflazione non rappresenta più il motivo di maggiore preoccupazione” e “La questione che preoccupa maggiormente oggi è la perdita di potere d’acquisto. “Molte persone non riescono ad arrivare a fine mese”
Inoltre, ha sottolineato che “c’è un aumento molto pronunciato in termini di preoccupazione per l’occupazione: A fine gennaio il 39% degli argentini si dichiarava preoccupato per l’occupazione, oggi è il 52%, un aumento molto forte. È un’allerta perché è una questione di estrema sensibilità e di lenta risoluzione, è più complessa perché richiede fiducia da parte delle imprese, investimenti, ed è strettamente legata a come avviene la ripresa economica. “Sta avendo un impatto molto forte sul clima sociale”, ha avvertito.
“La figura di Milei e del suo management presenta molti punti deboli. L’esigenza di cambiare rotta è molto esplicita ed è ciò che sostiene la considerazione di Milei da parte della popolazione”, valuta Reale.
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