Truffa Ipross: forti disaccordi all’inizio delle udienze che definiranno le sanzioni per i farmacisti

Lo stadio di cesura nel processo per la truffa milionaria Ipross Tutto è iniziato questa mattina a Roca, con forte tensione.

IL le obiezioni e le espressioni del difensore di tre dei farmacisti condannati hanno provocato avvertimenti da parte del tribunale e c’è stata addirittura una richiesta di sanzione nei confronti dell’avvocato, avanzata dal rappresentante di denuncia.

L’udienza di martedì è la prima tre giorni consecutivi previsti per definire la pena e le modalità di esecuzione per i quattro responsabili di frode al servizio sociale dello Stato del Rio Negro.

Il 22 marzo la Giustizia ha ritenuto provati i fatti accaduti tra il 2013 e il 2019, in cui Ipross è stato ferito 574 voltepagando enormi somme di denaro per medicinali e forniture che non hanno mai raggiunto i loro membri.

I farmacisti accusati (da sinistra a destra) Rodolfo Mastandrea, Raúl Mascaró e Fabio Caffaratti. Foto: Juan Thomes

Per questi episodi sono stati condannati i titolari di tre farmacie di Roca, Fabio Caffaratti, Rodolfo Mastandrea e Raúl Mascaróoltre all’ex revisore dei conti del Collegio dei Farmacisti del Río Negro, Sandra Fasano.

La fase di cesura si concluderà giovedì, a un anno esatto dall’inizio del processo, nell’ambito di uno dei processi più estesi che si ricordino nella Giustizia del Rio Negrocon la prima denuncia depositata all’inizio del 2019.

IL primo dei 30 testimoni convocati per questa fase del processo era l’attuale proprietaria di Ipross, Marcela Ávilache ha risposto alle domande delle parti, relative alle attuali procedure per la fornitura di farmaci agli iscritti.

Queste consultazioni hanno avuto più di una interruzione da parte dell’avvocato Patricia Espeche, suscitando la reazione del denunciante, Federico Rosbaco, che ha chiesto che il suo collega fosse sanzionato dai giudici Oscar Gatti, Laura Pérez e Luciano Garrido.

È iniziata l’ultima fase giudiziaria che ha seguito la frode dei farmacisti all’opera sociale di Río Negro. Foto: Juan Thomes

A quel punto il legame tra il giudice Gatti e il difensore era già teso, perché il magistrato ha richiamato formalmente la sua attenzione all’inizio dell’udienza, rispondendo ad un’espressione che lasciava intendere che la sentenza contro i farmacisti potesse già essere scritta. .

Espeche ha inizialmente cercato di convincere l’accusa a esporre le proprie argomentazioni e a dettagliare la richiesta di condanna per i condannati, cosa che è stata respinta dal procuratore capo Teresa Giuffrida e dal rappresentante della Procura della Repubblica, che hanno ricordato che la cesura non prevede accuse apertura e che l’articolo 74 del codice di procedura penale stabilisce che il processo inizia con l’assunzione delle prove.

Il tribunale respinse la domanda del difensore, che poi avanzò con continue obiezioni, finché il giudice Gatti la avvertì che mantenere quella posizione la esponeva al taglio del microfono.

Dopo la dichiarazione del direttore dell’Ipross, è stato ascoltato Guillermo Ceballos, sottosegretario agli Affari Giuridici del Servizio Sociale. E in terzo luogo, sempre tramite Zoom, ha dichiarato il contabile Hernán Rodríguez.

Come nelle precedenti udienze, Cafaratti, Mastandrea e Mascaró erano presenti nel seminterrato del Comune Giudiziario di Roca, mentre Fasano ha seguito le presentazioni collegato virtualmente.

Dopo tre giorni, il tribunale fisserà la data per la lettura della sentenza, conoscendo lì quanti anni di carcere dovranno affrontare i farmacisti condannati.

 
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