Paritarias a Río Negro: Weretilneck conferma che non ci sarà dialogo con Unter finché “ci saranno misure energiche”

Lo ha ratificato venerdì a Viedma il governatore Alberto Weretilneck Il dialogo con l’Unter non verrà ripreso finché dureranno le misure di forza disposte dal sindacato degli insegnanti. “Speriamo che la pausa progredisca e vedremo se non ci sarà alcuna misura per invitare a continuare a parlare”.

Il presidente ha ratificato “la regola del nostro governo” di non mantenere il dialogo in queste circostanze “perché altrimenti prevarrebbe la forza”. Lo ha detto dopo aver partecipato ad un evento in omaggio all’ex governatore Edgardo Castello nel 69° anniversario della capitale del Río Negro.

In questo senso Weretilneck lo ha sottolineato “Parliamo con tutti i sindacati” e ha citato ATE, UPCN, Asspur, Sitsa, Viales, “non solo con i rappresentanti sindacali ma con tutti i rappresentanti della comunità”.

Ha insistito su questo “Non capisco la misura” perché “gli insegnanti hanno i migliori stipendi del Paese” e ha sottolineato che “noi ci siamo fatti carico di tutte le cose che il governo nazionale ha portato avanti, come Fonid o i laboratori bandistici, per fare due esempi”.

In risposta diretta al sindacato e ad alcune altre espressioni dell’opposizione, ha affermato questo “Non abbiamo licenziato né stigmatizzato gli insegnanti” “Non riduciamo il bilancio della pubblica istruzione” e “recuperiamo lo stipendio degli insegnanti”.

Ecco perché, “Lo sciopero è incomprensibile”, ha sottolineato. e ha spiegato che il “pulsante di presenza” garantisce che i 7.500 insegnanti che lo hanno utilizzato “vengano pagati per la giornata” di disoccupazione.

Riguardo all’ultima offerta di stipendio, ha osservato che “l’abbiamo migliorata”, lo ha riconosciuto “Siamo preoccupati perché abbiamo gran parte dello stipendio come non bonusabile e non remunerativo” ma ha chiarito che “abbiamo fatto perché sia ​​utile al lavoratore” e ha annunciato che “entreremo in una fase, nei prossimi mesi, trasferire tutte queste cifre negli stipendi base.

Weretilenck ha partecipato insieme al vice governatore Pedro Pesatti e ad altre autorità provinciali ad un evento che si è svolto nel cimitero di Viedma, dove riposano le spoglie di Castello, per l’anniversario dell’approvazione della legge che ha dato origine alla provincia.

A questo proposito, ha indicato che Castello non è stato solo “il primo governatore costituzionale del Río Negro”, ma anche “che ci ha dato gran parte dell’identità e della personalità che ha oggi la provincia” e “la nostra indipendenza dal potere centrale”.

Quest’ultima significava “il consolidamento del federalismo, dell’autonomia e dell’indipendenza dal potere centrale, che tante volte si vuole calpestare” ma “con l’unità del popolo del Rio Negro andiamo avanti”.

 
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