Zuckerberg accusa le società di intelligenza artificiale di cercare di “creare un Dio”

Il fondatore di Facebook non crede che in futuro avremo un’unica intelligenza artificiale e attacca i modelli chiusi dei suoi rivali

Se Zuckerberg riesce a farcela, il futuro dell’intelligenza artificiale appare molto diverso dalla visione che piace alle aziende OpenAI, creatori di ChatGPT, O Antropico Vendete. In un’intervista allo Youtuber Kane Sutter pubblicato questa settimana, confessa di trovare deludente il linguaggio che molte di queste aziende usano quando parlano degli strumenti di intelligenza artificiale che stanno sviluppando. “Si parla spesso della creazione di un’IA autentica o vera, quasi come se pensassero di creare Dio o qualcosa del genere e non è quello che stiamo facendo,” Spiegare.

Nell’intervista, Zuckerberg spiega che esiste una significativa disconnessione nel modo in cui le persone percepiscono questi progressi la realtà dietro di loro, e che questa disconnessione sta portando a un’errata interpretazione dell’effetto che gli strumenti di intelligenza artificiale possono avere.

Il fondatore di Facebook non crede che avremo un’unica intelligenza artificiale nella nostra vita e che ci saranno infiniti modelli e strumenti adatti alle esigenze di ogni persona.

Questa visione è fortemente supportata dal fatto che gli strumenti di intelligenza artificiale di Meta sono costruiti su modelli relativamente aperti e disponibili a chiunque voglia scaricarli. OpenAI spesso dà accesso ai suoi modelli linguistici a ricercatori e artisti, ma generalmente si tratta di un prodotto a pagamento con un chiaro scopo di profitto nonostante il nome dell’azienda.

Altre aziende, come Google, hanno strategie miste. Gemini, il motore utilizzato dai suoi strumenti di intelligenza artificiale, è chiuso, ma l’azienda sviluppa parallelamente anche Gemma, un modello aperto ma meno potente.

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L’intervista coincide con il lancio da parte di Meta di Meta AI Studio, una piattaforma che consente ai creatori di lanciare un’intelligenza artificiale conversazionale personalizzata con la quale è possibile mantenere una conversazione.

L’idea è che queste intelligenze artificiali funzionino come avatar dei creatori e degli influencer della piattaforma, in modo che i loro follower possano conversare con loro come se stessero parlando con la persona reale. Tutti i contenuti creati con l’intelligenza artificiale saranno chiaramente etichettati e il meta riconosce che, come è comune con questi tipi di strumenti, a volte le risposte possono contenere informazioni errate o inventate.

Lo strumento è un’espansione di un programma iniziato nel 2023 e che ha permesso di attribuire all’intelligenza artificiale di Meta, presente in tutti i prodotti dell’azienda, compresi WhatsApp e Facebook, 28 personalità diverse, molte formate con personaggi influenti o famosi come Dwyane Wade, Snoop Cane o Paris Hilton. La funzione non è ancora disponibile in tutti i territori ma l’intenzione di Meta è di espanderla nel corso di quest’anno.

 
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