Yogi Berra, tra gli invasori della Normandia, nel D-Day

Yogi Berra, tra gli invasori della Normandia, nel D-Day
Yogi Berra, tra gli invasori della Normandia, nel D-Day

Coral Gables, Florida (VIP WIRE). Yogi Berra non solo inventò frasi famose e fu un notevole battitore e ricevitore per gli Yankees, ma fu anche un soldato nella Seconda Guerra Mondiale, quando gli Alleati invasero la Francia attraverso la Normandia, nell'”Operazione Overlord”.

E sarà giovedì sei, 80 anni. È stata la più grande operazione di questo genere nella storia dell’umanità.

Parteciparono cinquemila navi e 13mila aerei, portando su quelle coste 160mila soldati. Novemila di loro morirono in meno di cinque ore, l’ora dell’operazione.

Ora, durante tutta la seconda guerra mondiale, furono chiamati a prestare servizio 473 giocatori della big league e 4.076 giocatori della lega minore.

Ma in Normandia c’era solo uno dei Majors, tra quelli che per aria, mare e terra realizzarono un’impresa del genere, il giocatore di tirapugni mancino, Larry French, che preferì la guerra piuttosto che scalare le collinette dello stadio per lanciare.

French aveva giocato con Pirates, Cubs e Dodgers nelle sue 14 stagioni nelle Major League. Ma, il 3 agosto 1944, annunciò che non sarebbe tornato al baseball perché avrebbe continuato a indossare l’uniforme militare. Rimase in Marina per 27 anni, fino al 1969, e morì nel 1989.

Tra gli invasori del D-Day c’era anche un giocatore della lega minore di nome Larry Berra, in seguito conosciuto come Yogi nelle leghe maggiori, e che fu inserito nella Hall of Fame nel 1972.

Berra, a 19 anni, era uno delle migliaia di giovani che sbarcavano gettandosi in mare, per camminare con più della metà del corpo sott’acqua. Avanzarono così verso le spiagge, portando sulle spalle i pesanti bagagli militari per affrontare le armi di Adolf Hitler.

Un altro giocatore di quell’operazione militare fu León Day, lanciatore delle Leghe Negre, elevato alla Hall of Fame nel 1995.

Quell’invasione è considerata l’inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale, anche se mancavano allora 14 mesi alla vittoria definitiva sulle buffonate di Adolf Hitler e sulle sue aspirazioni a diventare il dittatore del mondo.

Ora siamo angosciati dalle attività belliche Russia-Ucraina e Hamas-Israele, ma in quei giorni di giugno, 80 anni fa, in Normandia tutto era peggio.

Oltre ad essere descritto dagli storici come “il più grande assalto militare anfibio”, il D-Day è anche considerato “la più spettacolare dimostrazione di forze militari della storia”.

Nessuno ha vinto una guerra. Tutti perdono nelle guerre.

Grazie alla vita che mi ha dato tanto, anche a un lettore come te.

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@juanvene5

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