La NASA metterà una stella artificiale nel cielo per misurare la luminosità di quelle reali

La NASA metterà una stella artificiale nel cielo per misurare la luminosità di quelle reali
La NASA metterà una stella artificiale nel cielo per misurare la luminosità di quelle reali

La NASA ha recentemente selezionato una nuova missione satellitare, chiamata Landoltche posizionerà a stella artificiale in orbita attorno alla Terra.

Questo satellite, una fonte di luce la cui luminosità è nota con precisione, consentirà agli scienziati misurare più accuratamente la luminosità delle stelle realicompresi quelli vicini a quelli che esplodono come supernovae in galassie lontane.

Consentendo una migliore caratterizzazione delle stelle, la missione da 19,5 milioni di dollari porterà a una migliore comprensione dei pianeti che orbitano attorno ad alcune di queste stelle. Inoltre, fornirà nuovi indizi sul mistero dell’energia oscurauna forza o sostanza che si ritiene stia distruggendo il nostro universo a velocità crescenti.

“Anche con gli strumenti moderni di oggi, le misurazioni della reale luminosità delle stelle sono note solo ad una piccola percentuale”, afferma in una nota. Davide Ciardi, vicedirettore del NASA Exoplanet Science Institute (NExScI) presso l’IPAC, un centro astronomico con sede al Caltech. “Landolt consentirà un miglioramento di tali misurazioni di oltre un fattore 10. Comprendere la reale luminosità delle stelle ci consente di comprendere meglio le stelle e, forse ancora più importante, comprendere meglio i pianeti che orbitano attorno ad esse.”

La missione, il cui lancio è previsto per il 2029, è guidata da un ex scienziato dell’IPAC ed alunno del Caltech, Pietro Plavchanche ora è professore associato di fisica e astronomia alla George Mason University in Virginia.

L’IPAC sarà responsabile dell’archiviazione dei dati della missione e contribuirà al supporto a terra attraverso l’Osservatorio Palomar del Caltech. Altri partner includono il National Institute of Standards and Technology, leader mondiale nella misurazione delle emissioni di fotoni, nonché diverse altre università. Altri membri del team Caltech includono Jessie Christiansenscienziato principale di NExScI e scienziato di progetto per l’Archivio di esopianeti della NASA presso NExScI, che ha contribuito a proporre la missione.

Questa missione, dal nome del defunto astronomo Arlo Landoltche ha prodotto cataloghi di luminosità stellare ampiamente utilizzati nel 1973, 1982 e 1992 ed è morto nel 2022, lancerà una sorgente luminosa nel cielo con una velocità di emissione di fotoni nota.

Il team osserverà la sorgente luminosa, o stella artificiale, accanto alle stelle vere per realizzare nuovi cataloghi della luminosità stellare. La stella artificiale orbiterà a 35.785 chilometri sopra la Terra, abbastanza lontano da sembrare una stella ai telescopi terrestri. Questa orbita consente inoltre al satellite di muoversi alla stessa velocità di rotazione della Terra, mantenendolo in posizione sopra gli Stati Uniti durante la sua missione primaria di un anno.

 
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