Se il partito al governo raggiungerà finalmente il quorum al Senato, la parte finale del dibattito sulla Legge sulle basi vedrà il Presidente volare in Europa. Sarà l’ottava volta che sarà fuori dal Paese da quando è entrato in carica e in una settimana chiave per il Governo. Con un piccolo seguito – di cui non fa parte il Ministro degli Esteri Diana Mondino – il Presidente partirà stasera per l’Italia per partecipare al vertice del Gruppo dei 7 (G7). Durante l’evento loderà l’avanzata globale dell’estrema destra e terrà i suoi primi incontri bilaterali con i capi di stato europei. Poi si recherà in Svizzera, dove questo fine settimana si terrà una conferenza per la pace in Ucraina, organizzata dal presidente Volodymyr Zelenskyj. Dopo un breve soggiorno in Argentina, tornerà nel vecchio continente per ricevere un premio in Spagna e un altro in Germania.
G7 e l’estrema destra
La nuova avventura presidenziale ha avuto molti colpi di scena. Le critiche per i continui viaggi all’estero di Milei hanno modificato il programma, che alla fine sarà abbastanza simile a quello originariamente previsto. Anche se non è stato confermato ufficialmente, la Casa Rosada ha fatto sapere che l’argentino ha due trattative bilaterali chiuse. Nel lussuoso albergo di Borgo Egnazia incontrerà faccia a faccia la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, che lo ha invitato appositamente al vertice del G7. Con il leader di Fratelli d’Italia condivideranno la gioia per l’ampia vittoria delle loro forze alle elezioni europee.
Il clima sarà diametralmente opposto con il presidente francese Emmanuel Macron, che ha subito una schiacciante sconfitta. La vittoria del Raggruppamento Nazionale di estrema destra di Marine Le Pen – celebrata da Milei – lo ha costretto a indire le elezioni legislative per il 30 giugno. L’incontro con Macron era previsto per il 19 giugno in Francia, ma è stato sospeso perché l’argentino, in linea di principio, aveva deciso di non andare al G7.
Diana Mondino, il portavoce Manuel Adorni e il ministro della Difesa Luis Petri non si recheranno al G7, come previsto, e si incontreranno solo in Svizzera. Secondo il Governo il cambiamento è dovuto al numero limitato di accreditamenti, anche se sullo sfondo risuona la rabbia di Milei nei confronti di Mondino per gli ultimi passi falsi diplomatici.
Scala per la pace
Nonostante abbia declinato l’invito al vertice per la pace, il presidente alla fine accetterà la richiesta del suo omologo ucraino Volodymyr Zelenskyj, e aggiungerà un giorno in più al viaggio. Si recherà in Svizzera per un incontro ad alto livello sulla pace in Ucraina che si svolgerà il 15 e 16 giugno a Burgenstock.
L’intenzione del capo dello Stato è quella di tornare nel Paese per commemorare le date nazionali del 17 e 20 giugno (per il passaggio all’immortalità del generale Güemes e del generale Manuel Belgrano).
Per ricevere premi
La seconda tappa del tour internazionale, che doveva essere limitata, prevede una nuova visita in Spagna. Nonostante l’aperta tensione con il suo omologo Pedro Sánchez, Milei tornerà a Madrid il 21 per ricevere il premio dell’Istituto Juan de Mariana. Dall’amministrazione libertaria escludono la possibilità di un incontro bilaterale con il leader del PSOE o con uno qualsiasi dei suoi ministri.
Come seconda tappa, la delegazione sbarcherà il 22 giugno ad Amburgo, in Germania. Lì il presidente riceverà la medaglia Hayek, assegnata in riferimento al premio Nobel per l’economia Frederic von Hayek, e non si esclude la possibilità di incontrare il cancelliere tedesco Olaff Scholz.
Anche se l’agenda è da definire, l’entourage del libertario vede la possibilità di aggiungere un’altra destinazione e di aggiungere una nuova foto formale con il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, a Praga.
