Raccomandazioni per la Fiera del Libro

Raccomandazioni per la Fiera del Libro
Raccomandazioni per la Fiera del Libro

Circa una settimana fa, come di consueto in questo periodo, il Fiera del Libro di Madrid. Manca ancora una settimana, quindi qualche consiglio non farà male. Sicuramente c’è chi vuole rallegrare i propri pomeriggi acquistando qualche volume, chi ha dei regali in sospeso o chi vuole comportarsi in modo interessante in occasione di un appuntamento.

Consigliare certe letture è oggi fondamentale: gli integratori culturali non vengono più seguiti e a buona ragione, poiché in molti casi sono diventati una piattaforma pubblicitaria per i propri collaboratori o sono pieni di recensioni compromettenti. A ciò si aggiunge che – a prescindere da quello che dicono i sondaggi – leggiamo molto meno. E peggio.

Ci sono fantasmi e intellettuali a cui somiglia di più Llados, quel piccolo muscolo pretenzioso, di Socrate, purtroppo. È divertente, ma alcuni mesi fa una persona riservata ha pubblicato la presunta “impresa” di persone che non solo leggono più di 52 libri all’anno, ma hanno anche battuto record impressionanti. Alcuni superano i 150. Può essere una spavalderia, ma è sintomatico che la lettura possa diventare anche un’impostura.

Possiamo anche censurare quel virus moda letteraria. E non è che dobbiamo lasciare da parte le novità, anche se a noi amanti dei libri fa sempre male che ci siano più persone in attesa allo stand dove firma. Cristina Pedroche di quello di uno scrittore di razza. Quello che voglio dire è che le nostre usanze si sono trasformate: torniamo a un’epoca analfabeta, al punto che ci sono persone che non smettono di partecipare a riunioni intellettuali, di ascoltare o guardare episodi meditativi o di ritwittare citazioni di filosofi, senza leggere un solo scritto pagina.

Lo rivendico qui cultura non come oggetto di consumo, ma come modo di vivere. E come tale, il cammino che si apre allo spirito è pieno di delusioni, fatiche e fatiche. Anche se è anche giubilante: il piacere che deriva da un’esistenza dedicata all’arte o alla conoscenza è inimmaginabile. Succede che, prima di entrare in sintonia, dobbiamo essere esigenti e adattare le nostre abitudini. La verità si manifesta solo ai suoi seguaci.

Video della giornata

Begoña Gómez ha rinunciato a proseguire il suo master e
l’Università Complutense di Madrid non lo offrirà più

“Non è che dobbiamo mettere da parte le novità, anche se chi di noi le ama
libri ci fa sempre male che ci siano più persone in attesa allo stand dove firma
Cristina Pedroche che quella di uno scrittore di razza”

Ma andiamo al raccomandazioni. Non posso trattenermi dal mostrare la debolezza che provo per un uomo veramente saggio, il cui sguardo pieno di speranza rimane con me. Maurizio Wiesenthal Lui è – ed è stato – tante cose, ma soprattutto è un brav’uomo. Ora Las Reinas del Mar esce ad Acantilado, dove racconta di intrepidi viaggi per mare con quell’ottimismo per la vita e quell’intensa attrazione per la bellezza. In questo tipo di libro di memorie unisce due delle sue passioni: i viaggi e le barche. Wiesenthal È un romantico senza speranza e sa quanto siano importanti le tradizioni e le forme. Un libro da incorniciare e rileggere. Per godersi la vita.

In Trotta, casa editrice anch’essa di riferimento, potete trovare gioielli. Ad esempio, una biografia impressionante su A. Kojève (Vita e pensiero di Alexandre Kojève, a cura di Marco Filoni), i cui pensieri hanno avuto lo stesso impatto della sua vita strana e misteriosa. Esiliato russo, è stato il padre di un’importante generazione di filosofi francesi e ha operato nelle istituzioni europee quando l’UE era ancora agli inizi. Un filosofo potente e terribile, allo stesso tempo.

Di J.Haidt Ho letto molti libri con interesse. Questo psicologo sociale americano spiega da anni perché i nostri giovani hanno difficoltà così grandi. Ora è uscito, sotto il sigillo di DeustoLa generazione ansiosa, dove incolpano i telefoni cellulari e le reti per l’insicurezza di cui soffrono i bambini.

Il libro ha generato polemiche e alcuni lo definiscono allarmista. Ad esempio, uno studioso lo ha sottolineato La vera causa dei problemi di salute mentale dei bambini è che giocano poco per strada. Hai ragione, ma sono sempre più convinto che il virus dello schermo sia molto più pericoloso di quanto pensiamo e che le sue conseguenze siano molto gravi. Ma questo sarebbe per un altro articolo.

“Non dobbiamo lasciarci ingannare dalla febbre delle novità letterarie. C’è molto
gioielli, vero, ma bisogna andare sul sicuro e i classici non ingannano”

Pastore ha recentemente pubblicato due saggi di enorme interesse. Il primo, La scienza in questione, di A. Dieguez, affronta il modo in cui lavorano gli scienziati. Il suo obiettivo è aumentare la nostra fiducia nella scienza, ma allo stesso tempo, con affascinante realismo, avverte che essa è più fallibile di quanto sembri. Ecco perché è così importante proteggerti struttura istituzionale.

Al secondo, Una vita intensa, di T. GarciaNon sono ancora riuscito ad affondarci i denti, ma eccolo lì, in attesa sul comodino, e sto cercando di trovare il tempo per pensare alla nostra propensione a portare le esperienze al limite.

Al di fuori delle nuove uscite, ci sono libri che non passano mai di moda. Il giardino Finzi-Contini, ad esempio, ne è uno splendido ritratto una famiglia ebrea rovina, la cui vita in Italia è a rischio. Il centenario di Kafka È una buona occasione per entrare nel suo universo, assurdo e magico. Devo consigliare Il Processo, Il Castello o La Metamorfosi?

Con l’arrivo dell’estate e del bel tempo, consiglio di optare per un romanzo lungo e squisito. E, tra i classici, ce ne sono tanti tra cui scegliere: dai romanzi spagnoli – Galdos– alla tradizione russa -TOlstoj o Dostoevskij– A Mann. Non dobbiamo lasciarci ingannare dalla febbre delle novità letterarie. Ci sono tante chicche, è vero, ma bisogna andare sul sicuro e i classici non ingannano. Buona Fiera.

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