Presentato alla FICG – El Occidental un libro dedicato ai cortometraggi e all’arte di dire molto con poco

Presentato alla FICG – El Occidental un libro dedicato ai cortometraggi e all’arte di dire molto con poco
Presentato alla FICG – El Occidental un libro dedicato ai cortometraggi e all’arte di dire molto con poco

Nell’ambito dell’edizione 39 del Festival Internazionale del Cinema di Guadalajarail regista Annemarie Meie ha presentato la seconda edizione del suo ultimo libro Il cortometraggio: L’arte di raccontare, emozionare e significare.

Accompagnate dal cortometraggio Poli Villa, suo allievo, hanno tenuto un talk per parlare di cosa serve per realizzare cortometraggi, un format che sembra semplice ma non potrebbe essere più lontano dalla realtà.

Potrebbe interessarti:

Attraverso sette capitoli, l’autore affronta argomenti come le strategie discorsive, l’emozione, l’empatia, l’intertestualità e il cortometraggio come risorsa educativa. Inoltre, questa edizione include un nuovo capitolo che copre l’universo espanso del cortometraggio.

Per quanto riguarda la questione della riduzione implicata in un cortometraggio, sia Annemarie che Poli concordano sul fatto che più che una riduzione del contenuto, si tratta di creare un raffinato distillato della narrazione e dell’arte di raccontare storie in un breve spazio.

I cortometraggi raramente superano i 15 minuti, motivo per cui la sfida per i registi di cortometraggi è cercare modi creativi per narrare ed emozionare, questo può avvenire attraverso simboli e metafore, sebbene queste risorse siano presenti anche nei lungometraggi, hanno un peso maggiore in i pantaloncini.

Nella presentazione di questo lavoro è stato affrontato il tema dell’intelligenza artificiale che, secondo l’autore, è uno strumento che può essere utile quando si creano storie, tuttavia non sarà mai così efficace quando si scrivono storie che emozionano davvero pubblico, è qualcosa che solo gli esseri umani possono fare.

Consigliamo → UdeG aprirà dodici sale cinematografiche in diverse regioni, scopri i dettagli qui

La regista Annemarie Meie ha condiviso con il pubblico che presentare cortometraggi è stato molto utile quando si insegnava il tedesco in Messico, poiché attraverso i cortometraggi era più facile insegnare la cultura e la lingua ai suoi studenti, motivo per cui ha aggiunto il capitolo del cortometraggio come capitolo risorsa educativa.

Unisciti al nostro canale WhatsApp e ricevi le notizie più rilevanti

Nel botta e risposta, l’autrice ha condiviso alcuni consigli per chi si dedica a raccontare storie cinematografiche, evidenziando la selezione di immagini e inquadrature che contengono molto significato, poiché nel cortometraggio si dovrebbe dire molto con poco .

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Conosci il programma della Fiera del Libro di Posadas
NEXT Le biblioteche statali gestite dalla Coalizione delle Canarie, con zero euro per acquistare libri e organizzare attività