I vescovi statunitensi parlano (in forma anonima) della loro antipatia per Francesco in un libro

I vescovi statunitensi parlano (in forma anonima) della loro antipatia per Francesco in un libro
I vescovi statunitensi parlano (in forma anonima) della loro antipatia per Francesco in un libro

“Le vere confessioni: voci di fede dalla vita nella Chiesa” (True Confessions: Voices of Faith from a Life in the Church) è “un’istantanea della Chiesa cattolica negli Stati Uniti”. Lo rivela il suo autore, Francisc Maier, ex assistente dell’ex arcivescovo di Filadelfia Charles Chaput.



Come riportato dal National Catholic Report, Il libro è composto da una serie di interviste a vescovi, chierici e laici che lavorano nella Chiesa. Comincia dai vescovi, ma senza dettagliare i loro nomi né le domande che ha posto loro. Esistono solo risposte legate ad un sorprendente anonimato.

“Un Papa dovrebbe essere il principio dell’unità nella Chiesa e, invece, Francesco incoraggia l’ambiguità, che alimenta la divisione”, dice un vescovo a Maier. “Il suo disgusto per gli Stati Uniti e i suoi vescovi è ovvio e ingiustificato. Il suo atteggiamento è autoritario. Ed è significativo che nessun seminarista ispirato da Francesco sia venuto in questa diocesi durante il suo mandato. Una Chiesa sotto pressione ha bisogno di qualcosa di meglio di questo”, continua.

“Nell’ultimo decennio, la curia romana si è concentrata in modo molto più efficace nel servire i bisogni del vescovo locale”, dice un altro vescovo. “Ne do merito a Papa Francesco; e anche per il suo impegno nel riformare le finanze della Santa Sede. Questi sforzi sono necessari. Ma penso che il suo modo di governare sia in realtà abbastanza spietato. “Indebolisce l’autorità dell’ufficio papale”.

“Francesco sembra avere attorno a sé una cabala con un’ideologia e un programma inutili e una visione molto negativa degli Stati Uniti”, dice un altro vescovo. Tra questi cita direttamente il cardinale di Boston, Sean O’Malley, che è stato membro nordamericano del Consiglio cardinalizio.

Critica politica

Ma i commenti non si limitano solo a Francesco, si lanciano anche nella politica. “Abbiamo una banda di giacobini dalla testa calda che gestiscono la società e chi Credono davvero che il governo debba controllare tutto”, dice un vescovo.

“Ho buoni rapporti con le nostre autorità locali… “Ma per quanto riguarda il governo federale, penso che ora ci troviamo di fronte a un’ambizione totalitaria”, pensa un altro. “E ci costringerà a separarci sempre più nettamente dallo Stato”.

 
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